Towards a corpus of texts of the ius commune from manuscript to print”, so reads the complement of the title of IVS Commune online, the digital system which forms the object of the present article. Such title serves to clarify the purpose of the system: the reconstruction of a corpus of texts notoriously very rich and complex, and very difficult to tackle. The first paragraph is meant to illustrate the terms of such corpus, which is kept wide. Once defined the object of the research and the context in which it was conceived, the article develops by illustrating the digital tool, the underpinning rationale, and main features; special attention is dedicated to aspects of interoperability, data reuse, and, finally, cooperation. Particularly important is considered the cooperation between editors who work in different contexts (academia and holding institutions). A final paragraph serves to illustrate the most recent developments of the tool and to present future perspectives, for the near future and in the long-term. Towards a corpus of texts of the ius commune from manuscript to print”: così recita il sottotitolo di IVS Commune online, lo strumento digitale cui è dedicato il presente articolo. Tale sottotitolo chiarisce, o dovrebbe chiarire, l’obiettivo principale di questo “nuovo” strumento digitale, che nasce per facilitare la ricostruzione di un corpus di testi che, notoriamente e per sua natura, si presenta ricco, complesso e molto difficile da governare. Un paragrafo iniziale serve a delineare i confini del corpus. Definito l’oggetto della ricerca, nonché il contesto accademico in cui essa è nata, l’articolo si sviluppa nella illustrazione dello strumento, delle logiche ad esso sottese, delle principali funzionalità, insistendo particolarmente sugli aspetti legati alla interoperabilità, al riuso dei dati e, da ultimo ma non per importanza, alla cooperazione: tra editors, categoria che riunisce coloro che usano, popolandola, la base dati, lavorando in contesti diversi – accademia e istituti di conservazione. Il contributo si chiude con un cenno ai più recenti sviluppi dello strumento e alle prospettive future, di breve e lungo periodo.
IVS Commune online: proposta di un sistema integrato per lo studio della trasmissione dei testi (del diritto)
Alessandra Panzanelli
2024-01-01
Abstract
Towards a corpus of texts of the ius commune from manuscript to print”, so reads the complement of the title of IVS Commune online, the digital system which forms the object of the present article. Such title serves to clarify the purpose of the system: the reconstruction of a corpus of texts notoriously very rich and complex, and very difficult to tackle. The first paragraph is meant to illustrate the terms of such corpus, which is kept wide. Once defined the object of the research and the context in which it was conceived, the article develops by illustrating the digital tool, the underpinning rationale, and main features; special attention is dedicated to aspects of interoperability, data reuse, and, finally, cooperation. Particularly important is considered the cooperation between editors who work in different contexts (academia and holding institutions). A final paragraph serves to illustrate the most recent developments of the tool and to present future perspectives, for the near future and in the long-term. Towards a corpus of texts of the ius commune from manuscript to print”: così recita il sottotitolo di IVS Commune online, lo strumento digitale cui è dedicato il presente articolo. Tale sottotitolo chiarisce, o dovrebbe chiarire, l’obiettivo principale di questo “nuovo” strumento digitale, che nasce per facilitare la ricostruzione di un corpus di testi che, notoriamente e per sua natura, si presenta ricco, complesso e molto difficile da governare. Un paragrafo iniziale serve a delineare i confini del corpus. Definito l’oggetto della ricerca, nonché il contesto accademico in cui essa è nata, l’articolo si sviluppa nella illustrazione dello strumento, delle logiche ad esso sottese, delle principali funzionalità, insistendo particolarmente sugli aspetti legati alla interoperabilità, al riuso dei dati e, da ultimo ma non per importanza, alla cooperazione: tra editors, categoria che riunisce coloro che usano, popolandola, la base dati, lavorando in contesti diversi – accademia e istituti di conservazione. Il contributo si chiude con un cenno ai più recenti sviluppi dello strumento e alle prospettive future, di breve e lungo periodo.File | Dimensione | Formato | |
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