Un giallo «sporcato» di realtà. Camilleri, il commissario Montalbano e il G8

In un articolo pubblicato nell’aprile del 2008 sul «Corriere della Sera», Alessandro Beretta osserva che dei «tormentati fatti di Genova», che tanto avevano invaso «il mondo delle immagini», non sono sopravvissute molte tracce nella letteratura impegnata. Gli «effetti immediati» si sono sentiti, piuttosto, nella «letteratura di genere», in particolare nei romanzi polizieschi e noir. Caso emblematico in questo senso è quello di Andrea Camilleri con il romanzo "Il giro di boa" del 2003, nel quale l’ispettore Montalbano, indignato per la malagestione degli eventi nel corso del G8, minaccia addirittura di dimettersi. Attraverso la voce del suo celebre personaggio, Camilleri non risparmia le critiche e lascia che la pagina narrativa riecheggi la propria opinione fortemente polemica nei confronti di quella che altrove non esiterà a definire «un’orrenda notte di macelleria messicana».