L’associazionismo assunse, tra le due guerre mondiali, un ruolo di crescente importanza nell’avvicinare alla politica i migranti italiani in Francia. Le associazioni si mossero all’interno di una dialettica tra spontaneismo e controllo che vide, alla fine del ventennio, nettamente prevalere le forme organizzative direttamente controllate dalle forze che si contendevano il consenso degli italiani. Anche le organizzazioni che esistevano da molti anni furono indotte a rinunciare alla propria autonomia e a schierarsi a sostegno di una delle forze contrapposte. Il fascismo utilizzò l’associazionismo come strumento per avvicinare gli italiani, ottenendo risultati apprezzabili nella Francia dell’entre-deux-guerres. Le organizzazioni antifasciste, in particolare quelle comuniste, cercarono di occupare lo spazio della ricreazione, nella seconda metà degli anni trenta, proponendo forme associative non militanti, attente agli interessi e alle necessità culturali e sociali degli immigrati. L’associazionismo rappresentò uno strumento essenziale nella costruzione del consenso e una importante palestra per la politicizzazione di molti migranti.
L’associazionismo italiano in Francia durante il fascismo
Pietro Pinna
2018-01-01
Abstract
L’associazionismo assunse, tra le due guerre mondiali, un ruolo di crescente importanza nell’avvicinare alla politica i migranti italiani in Francia. Le associazioni si mossero all’interno di una dialettica tra spontaneismo e controllo che vide, alla fine del ventennio, nettamente prevalere le forme organizzative direttamente controllate dalle forze che si contendevano il consenso degli italiani. Anche le organizzazioni che esistevano da molti anni furono indotte a rinunciare alla propria autonomia e a schierarsi a sostegno di una delle forze contrapposte. Il fascismo utilizzò l’associazionismo come strumento per avvicinare gli italiani, ottenendo risultati apprezzabili nella Francia dell’entre-deux-guerres. Le organizzazioni antifasciste, in particolare quelle comuniste, cercarono di occupare lo spazio della ricreazione, nella seconda metà degli anni trenta, proponendo forme associative non militanti, attente agli interessi e alle necessità culturali e sociali degli immigrati. L’associazionismo rappresentò uno strumento essenziale nella costruzione del consenso e una importante palestra per la politicizzazione di molti migranti.File | Dimensione | Formato | |
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