Storia di un impiegato, sesto album di Fabrizio De André, pubblicato nel 1973, e accolto polemicamente sia dalla critica e dai colleghi sia dal pubblico, è costituito da otto canzoni (Canzone del Maggio, La bomba in testa, Al ballo mascherato, Sogno numero due, Canzone del padre, Il bombarolo, Verranno a chiederti del nostro amore e Nella mia ora di libertà) che formano una narrazione complessa politicamente connotata. Tra le numerose suggestioni che ispirarono il cantautore genovese, profondamente radicate nel contesto sociale e politico di quegli anni, figura la lettura del poema di Evgenij Evtušenko La centrale di Bratsk, composta dal poeta sovietico nel 1965. Ma la parabola esistenziale dell’impiegato di De André, condannato a una dimensione sospesa tra sogno e realtà; tra presa di coscienza e fallimento nell’azione; tra accettazione passiva e rivalsa collettiva richiama alla mente altre analoghe figure celebrate dalla letteratura russa. Il presente contributo si propone di suggerire alcune possibili connessioni fra il protagonista dell’album deandreiano e contesti e figure letterarie eternati dagli autori russi e russo-sovietici dell’Ottocento e del Novecento.

Tra le righe della Storia di un impiegato di Fabrizio De André. Ombre di autori e personaggi russi

Giulia Baselica
2024-01-01

Abstract

Storia di un impiegato, sesto album di Fabrizio De André, pubblicato nel 1973, e accolto polemicamente sia dalla critica e dai colleghi sia dal pubblico, è costituito da otto canzoni (Canzone del Maggio, La bomba in testa, Al ballo mascherato, Sogno numero due, Canzone del padre, Il bombarolo, Verranno a chiederti del nostro amore e Nella mia ora di libertà) che formano una narrazione complessa politicamente connotata. Tra le numerose suggestioni che ispirarono il cantautore genovese, profondamente radicate nel contesto sociale e politico di quegli anni, figura la lettura del poema di Evgenij Evtušenko La centrale di Bratsk, composta dal poeta sovietico nel 1965. Ma la parabola esistenziale dell’impiegato di De André, condannato a una dimensione sospesa tra sogno e realtà; tra presa di coscienza e fallimento nell’azione; tra accettazione passiva e rivalsa collettiva richiama alla mente altre analoghe figure celebrate dalla letteratura russa. Il presente contributo si propone di suggerire alcune possibili connessioni fra il protagonista dell’album deandreiano e contesti e figure letterarie eternati dagli autori russi e russo-sovietici dell’Ottocento e del Novecento.
2024
It’s (not) only rock ’n’ roll. ON AIR
Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne
Quadri
XVII
171
181
978-88-7590-331-2
https://ojs.unito.it/index.php/QuadRi/index
Letteratura russa, Canzone d'autore italiana, Evgenij Evtushenko, Fabrizio De André
Giulia Baselica
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