La ridefinizione delle geografie globali dello sviluppo intervenuta negli ultimi decenni ha profondamente inciso sull’evoluzione della cooperazione internazionale, in almeno tre direzioni. In primo luogo si è assistito all’affermazione di nuovi soggetti, specialmente nelle aree cosiddette emergenti, che hanno promosso nuove modalità di azione dove il legame tra obiettivi economici e finalità sociali e tra interessi dei donatori e dei beneficiari risulta più sfumato. Su un piano strategico, invece, abbiamo visto consolidarsi nuove tematiche, in particolare nel settore ambientale e nello specifico relativamente al cambiamento climatico, che hanno attratto ingenti investimenti (circa un terzo dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo globale nel 2020, secondo l’OCSE (OECD, 2023a; 2023b). Più in profondità, infine, le crisi socio-ambientali globali hanno progressivamente messo in discussione il modello di sviluppo affermatosi a partire dal secondo dopoguerra, fondato sul nesso tra crescita economica, politiche statali di welfare e sviluppo sociale. Nuovi paradigmi si vanno diffondendo, fondati su reti di solidarietà transnazionali che, oltre le logiche dello sviluppo, propongono un modello di società diverso, capace di ricomporre le diseguaglianze sociali e le fratture società/ambiente alla radice delle crisi contemporanee.
La cooperazione internazionale oltre l’asse Nord-Sud: persistenze, innovazioni, scenari
Elisa Bignante;Valerio Bini;
2024-01-01
Abstract
La ridefinizione delle geografie globali dello sviluppo intervenuta negli ultimi decenni ha profondamente inciso sull’evoluzione della cooperazione internazionale, in almeno tre direzioni. In primo luogo si è assistito all’affermazione di nuovi soggetti, specialmente nelle aree cosiddette emergenti, che hanno promosso nuove modalità di azione dove il legame tra obiettivi economici e finalità sociali e tra interessi dei donatori e dei beneficiari risulta più sfumato. Su un piano strategico, invece, abbiamo visto consolidarsi nuove tematiche, in particolare nel settore ambientale e nello specifico relativamente al cambiamento climatico, che hanno attratto ingenti investimenti (circa un terzo dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo globale nel 2020, secondo l’OCSE (OECD, 2023a; 2023b). Più in profondità, infine, le crisi socio-ambientali globali hanno progressivamente messo in discussione il modello di sviluppo affermatosi a partire dal secondo dopoguerra, fondato sul nesso tra crescita economica, politiche statali di welfare e sviluppo sociale. Nuovi paradigmi si vanno diffondendo, fondati su reti di solidarietà transnazionali che, oltre le logiche dello sviluppo, propongono un modello di società diverso, capace di ricomporre le diseguaglianze sociali e le fratture società/ambiente alla radice delle crisi contemporanee.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Bignante_et_alMG26_24_def.pdf
Accesso riservato
Dimensione
53.74 kB
Formato
Adobe PDF
|
53.74 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



