NON C'E' (C'ERA?) PACE FRA GLI ULIVI. L'AGOGNATA "GIUSTEZZA" DELL'INTERCETTAZIONE DEI FLUSSI COMUNICATIVI: ESIGENZE DELL'INDAGINE, RISERVATEZZA E TUTELA DEL TERZO ESTRANEO AL PROCEDIMENTO PENALE.

Il contributo tenta, benché a fatica, di segnalare l'evoluzione normativa in tema di intercettazioni dei flussi comunicativi. A tale riguardo, premessa una doverosa, quantunque sommaria, enumerazione degli interventi che hanno testimoniato di un quadro in costante divenire nell'ultimo decennio in subiecta materia, il focus si incentrerà su alcuni "scenari di riforma" ritenuti, a torto od a ragione, di peculiare evidenza ovvero le ll. 9 agosto 2024, n. 114 e 31 marzo 2025, n. 47, volte, rispettivamente, a "governare" i rapporti fra necessità del sapere "intercettato" e riservatezza del terzo estraneo al/i capo/i di imputazione e durata massima, benché non complessiva, di quelle attività. Ciò all'obiettivo di indicare, al solerte lettore, coerenza e disfunzionalità del quadro di sistema.