Il contributo, muovendo da un recente "arresto" delle Sezioni Unite Penali del giudice di Cassazione, pone a verifica il delicato equilibrio, che vieppiù assume rilievo preponderante, nel contesto processuale penale, fra, da un lato, le esigenze di garanzia, e di valorizzazione del ruolo, della vittima del reato e, dall'altro, i tradizionali, ma non per questo meno avvertiti, momenti di tutela riservati al "protagonista" di quell'accertamento ovverossia la persona indagata per/imputa della commissione di un illecito penale. Giusta l'assunto di cui alla suprema Corte di legittimità - é abnorme l'ordinanza con cui il g.i.p., od il g.u.p. rigetta l'istanza di incidente probatorio ad oggetto il sapere del dichiarante vulnerabile (assunzione "precoce", ed incondizionata, di quel contributo, di tal che, con buona pace dei diritti difensivi dell'accusato) chi scrive si interroga se non sia piuttosto opportuno ri-calibrare gli equilibri di cui sopra considerando la vittima del reato come bisognevole di informazione/partecipazione al rito ... e null'altro; e ciò sul fondamento che il processo penale accerta responsabilità ma non risarcisce danni né restituisce ad integrum. A pena, nell'evenienza contraria, di "liberare" una incontrollata, e perniciosa, ri-edizione della, ormai "sedata", istruttoria formale.

Il rito penale sempre più "vittimocentrico" e le "sirene" dell'istruttoria formale: brevi osservazioni a margine di Cass. pen., SS.UU., 10 marzo 2025, n. 10869.

MARIO DEGANELLO
2025-01-01

Abstract

Il contributo, muovendo da un recente "arresto" delle Sezioni Unite Penali del giudice di Cassazione, pone a verifica il delicato equilibrio, che vieppiù assume rilievo preponderante, nel contesto processuale penale, fra, da un lato, le esigenze di garanzia, e di valorizzazione del ruolo, della vittima del reato e, dall'altro, i tradizionali, ma non per questo meno avvertiti, momenti di tutela riservati al "protagonista" di quell'accertamento ovverossia la persona indagata per/imputa della commissione di un illecito penale. Giusta l'assunto di cui alla suprema Corte di legittimità - é abnorme l'ordinanza con cui il g.i.p., od il g.u.p. rigetta l'istanza di incidente probatorio ad oggetto il sapere del dichiarante vulnerabile (assunzione "precoce", ed incondizionata, di quel contributo, di tal che, con buona pace dei diritti difensivi dell'accusato) chi scrive si interroga se non sia piuttosto opportuno ri-calibrare gli equilibri di cui sopra considerando la vittima del reato come bisognevole di informazione/partecipazione al rito ... e null'altro; e ciò sul fondamento che il processo penale accerta responsabilità ma non risarcisce danni né restituisce ad integrum. A pena, nell'evenienza contraria, di "liberare" una incontrollata, e perniciosa, ri-edizione della, ormai "sedata", istruttoria formale.
2025
www.associazionelaic.it 29 ottobre 2025
INCIDENTE PROBATORIO; VULNERABILITA'; ABNORMITA', TUTELA DELLA VITTIMA DEL REATO; ISTRUTTORIA FORMALE.
MARIO DEGANELLO
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