Arturo Farinelli (1867-1948) ha avuto un ruolo importante nel transfer fra culture straniere e cultura italiana, e si può considerare il capostipite di buona parte dei germanisti e degli ispanisti italiani. Pur non avendo mai pubblicato sue traduzioni, ha favorito l’ingresso nella cultura italiana di alcuni autori (Calderón de La Barca, Friedrich Hebbel, Gottfried Keller) sia tramite il suo insegnamento universitario – ha tenuto una fra le prime cattedre di germanistica in Italia, nel 1907 – che tramite la sua attività editoriale. Ha fondato due importanti collane: nel 1916 letterature moderne presso Bocca, dedicata alla saggistica sulle culture straniere, e nel 1930 i grandi scrittori moderni presso UTET, la collezione più importante degli anni Trenta di classici delle letterature straniere, con grande cura per le traduzioni. Questa traiettoria dà conto del suo percorso scientifico e umano. Arturo Farinelli (1867-1948) played an important role in the transfer between foreign and Italian cultures and can be considered the forefather of many Hispanists and Germanists in Italy. Despite never having published translations of his own, he promoted the entering into Italian culture of several foreign authors (Calderón de La Barca, Friedrich Hebbel, Gottfried Keller), both through his academic teaching – he held one of the first professorships in German culture in Italy, in 1907 – and through his publishing activities. He founded two important series: letterature moderne in 1916, by the publisher Fratelli Bocca, covering essays on foreign cultures, and i grandi scrittori moderni, in 1930, by the publisher UTET, the most important collection of classics of foreign literatures of the Thirties, with great care for translations. This trajectory provides an account of Farinelli’s scholarly and human path.

L'ultimo dei romantici. Arturo Farinelli e le letterature straniere

Bonifazio, Massimo
2025-01-01

Abstract

Arturo Farinelli (1867-1948) ha avuto un ruolo importante nel transfer fra culture straniere e cultura italiana, e si può considerare il capostipite di buona parte dei germanisti e degli ispanisti italiani. Pur non avendo mai pubblicato sue traduzioni, ha favorito l’ingresso nella cultura italiana di alcuni autori (Calderón de La Barca, Friedrich Hebbel, Gottfried Keller) sia tramite il suo insegnamento universitario – ha tenuto una fra le prime cattedre di germanistica in Italia, nel 1907 – che tramite la sua attività editoriale. Ha fondato due importanti collane: nel 1916 letterature moderne presso Bocca, dedicata alla saggistica sulle culture straniere, e nel 1930 i grandi scrittori moderni presso UTET, la collezione più importante degli anni Trenta di classici delle letterature straniere, con grande cura per le traduzioni. Questa traiettoria dà conto del suo percorso scientifico e umano. Arturo Farinelli (1867-1948) played an important role in the transfer between foreign and Italian cultures and can be considered the forefather of many Hispanists and Germanists in Italy. Despite never having published translations of his own, he promoted the entering into Italian culture of several foreign authors (Calderón de La Barca, Friedrich Hebbel, Gottfried Keller), both through his academic teaching – he held one of the first professorships in German culture in Italy, in 1907 – and through his publishing activities. He founded two important series: letterature moderne in 1916, by the publisher Fratelli Bocca, covering essays on foreign cultures, and i grandi scrittori moderni, in 1930, by the publisher UTET, the most important collection of classics of foreign literatures of the Thirties, with great care for translations. This trajectory provides an account of Farinelli’s scholarly and human path.
2025
3
363
396
https://ojs.unito.it/index.php/ritra/article/view/12914
Arturo Farinelli
Bonifazio, Massimo
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