Dalla volontà di musicista, insegnante di musica ed ex studentessa presso il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino di aprire la collezione della Galleria degli strumenti musicali (Caviglia et al., 2006) alla cittadinanza torinese e internazionale nasce la presente ricerca che unisce due discipline - l’organologia e la museologia. L’obiettivo del progetto di ricerca è la rivalorizzazione del patrimonio organologico della Galleria attraverso le nuove idee di allestimento per la fruizione didattica, le soluzioni tecnologiche di avanguardia e la ricerca organologica. La revisione del progetto originale del 2009 e l’analisi strutturata di ricche esperienze di visite alle più importanti collezioni di strumenti musicali hanno reso possibile la riflessione costruttiva sia sulle possibilità di comunicazione dei musei musicali odierni (Magesacher, 2023) alla luce degli inseparabili criteri di accessibilità e inclusività (ICOM, 2022) sia sul potenziale concreto rappresentato dal patrimonio e dalle pratiche museali offerte al pubblico dalla Galleria degli strumenti musicali in un contesto di un istituto di istruzione musicale. Tra le metodologie della ricerca vi sono quelle tipiche allo studio organologico e museologico (la creazione dell’inventario topografico, la classificazione Hornbostel-Sachs degli strumenti musicali [Lee, 2019]), così come storico (le ricerche archivistiche presso le istituzioni di rilievo torinesi). Il risultato atteso della presente ricerca è di sviluppare delle idee di allestimento di una collezione di strumenti musicali che possano soddisfare i bisogni di pubblico di tutte le età, sia esperto sia non nel caso di studio della Galleria del Conservatorio e delle sue attività, sulle quali si vorrebbero richiedere periodicamente le valutazioni in forma di brevi e puntuali questionari. Inoltre, adoperando le nuove tecnologie a servizio dello studio del patrimonio organologico esso può essere analizzato da nuove prospettive non realizzabili prima d’ora.

La rivalorizzazione del patrimonio musicale attraverso la multimodalità plurilingue

Tatar Karolina Anna
2025-01-01

Abstract

Dalla volontà di musicista, insegnante di musica ed ex studentessa presso il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino di aprire la collezione della Galleria degli strumenti musicali (Caviglia et al., 2006) alla cittadinanza torinese e internazionale nasce la presente ricerca che unisce due discipline - l’organologia e la museologia. L’obiettivo del progetto di ricerca è la rivalorizzazione del patrimonio organologico della Galleria attraverso le nuove idee di allestimento per la fruizione didattica, le soluzioni tecnologiche di avanguardia e la ricerca organologica. La revisione del progetto originale del 2009 e l’analisi strutturata di ricche esperienze di visite alle più importanti collezioni di strumenti musicali hanno reso possibile la riflessione costruttiva sia sulle possibilità di comunicazione dei musei musicali odierni (Magesacher, 2023) alla luce degli inseparabili criteri di accessibilità e inclusività (ICOM, 2022) sia sul potenziale concreto rappresentato dal patrimonio e dalle pratiche museali offerte al pubblico dalla Galleria degli strumenti musicali in un contesto di un istituto di istruzione musicale. Tra le metodologie della ricerca vi sono quelle tipiche allo studio organologico e museologico (la creazione dell’inventario topografico, la classificazione Hornbostel-Sachs degli strumenti musicali [Lee, 2019]), così come storico (le ricerche archivistiche presso le istituzioni di rilievo torinesi). Il risultato atteso della presente ricerca è di sviluppare delle idee di allestimento di una collezione di strumenti musicali che possano soddisfare i bisogni di pubblico di tutte le età, sia esperto sia non nel caso di studio della Galleria del Conservatorio e delle sue attività, sulle quali si vorrebbero richiedere periodicamente le valutazioni in forma di brevi e puntuali questionari. Inoltre, adoperando le nuove tecnologie a servizio dello studio del patrimonio organologico esso può essere analizzato da nuove prospettive non realizzabili prima d’ora.
2025
Tatar Karolina Anna
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