Il processo di integrazione europea sta dando vita da tempo ad assetti organizzativi, strumenti e meccanismi procedurali che evidenziano forti interazioni tra ordinamento nazionale e quello europeo. L’indagine propone una lettura innovativa di questi momenti di collegamento (strutturali, normativi e procedurali) alla luce del principio di cooperazione. La cooperazione non investe soltanto i rapporti tra Unione europea e Stati membri, ancorché intesi in senso bidirezionale, ma è destinata a svilupparsi in una dimensione “pluridirezionale”, vale a dire aperta al coinvolgimento di soggetti non istituzionali o di figure di confine. Sotto il profilo dei protagonisti della cooperazione vengono così in rilievo assetti territoriali e amministrativi nei quali giocano un ruolo crescente attori come le agenzie e i comitati. Per quanto riguarda gli strumenti della cooperazione vengono esaminati i c.d. atti atipici e di soft law o altre forme basate sul modello consensuale. Sul piano delle procedure si segnalano meccanismi che si ispirano a logiche cooperative in grado di coinvolgere autorità nazionali, comitati e a volte attori non istituzionali. L’interesse è poi di mettere alla prova le strutture, gli strumenti e le procedure cooperative sul piano giurisdizionale. Questo viene inteso in una duplice prospettiva: da un lato, si tratta di valutare la cooperazione tra autorità giudiziarie nell’esercizio della funzione giurisdizionale; dall’altro, il lavoro pone in risalto i limiti che le forme organizzative, gli strumenti e le procedure anche innovative descritte nel libro incontrano nella tutela giurisdizionale. La sede giurisdizionale viene così intesa come banco di prova dei meccanismi cooperativi intesi in senso pluridirezionale. In conclusione, traspare che proprio l’ambito giurisdizionale meriti di essere valorizzato attraverso l’individuazione di livelli più sofisticati di dialogo tra giudici, coerentemente con la logica dell’integrazione europea.

Principi dell'ordinamento europeo. La cooperazione pluridirezionale

PORCHIA, Ornella
2008-01-01

Abstract

Il processo di integrazione europea sta dando vita da tempo ad assetti organizzativi, strumenti e meccanismi procedurali che evidenziano forti interazioni tra ordinamento nazionale e quello europeo. L’indagine propone una lettura innovativa di questi momenti di collegamento (strutturali, normativi e procedurali) alla luce del principio di cooperazione. La cooperazione non investe soltanto i rapporti tra Unione europea e Stati membri, ancorché intesi in senso bidirezionale, ma è destinata a svilupparsi in una dimensione “pluridirezionale”, vale a dire aperta al coinvolgimento di soggetti non istituzionali o di figure di confine. Sotto il profilo dei protagonisti della cooperazione vengono così in rilievo assetti territoriali e amministrativi nei quali giocano un ruolo crescente attori come le agenzie e i comitati. Per quanto riguarda gli strumenti della cooperazione vengono esaminati i c.d. atti atipici e di soft law o altre forme basate sul modello consensuale. Sul piano delle procedure si segnalano meccanismi che si ispirano a logiche cooperative in grado di coinvolgere autorità nazionali, comitati e a volte attori non istituzionali. L’interesse è poi di mettere alla prova le strutture, gli strumenti e le procedure cooperative sul piano giurisdizionale. Questo viene inteso in una duplice prospettiva: da un lato, si tratta di valutare la cooperazione tra autorità giudiziarie nell’esercizio della funzione giurisdizionale; dall’altro, il lavoro pone in risalto i limiti che le forme organizzative, gli strumenti e le procedure anche innovative descritte nel libro incontrano nella tutela giurisdizionale. La sede giurisdizionale viene così intesa come banco di prova dei meccanismi cooperativi intesi in senso pluridirezionale. In conclusione, traspare che proprio l’ambito giurisdizionale meriti di essere valorizzato attraverso l’individuazione di livelli più sofisticati di dialogo tra giudici, coerentemente con la logica dell’integrazione europea.
2008
Zanichelli
1
254
9788808064936
Principi; Cooperazione; Unione europea; Stati; Organizzazione; Strumenti normativi; Giudice comunitario; Giudice nazionale; Rapporti.
O. PORCHIA
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