In una lettera del 30 novembre 1543 Doni racconta, presentandola come un “fatto di cronaca”, una vicenda dalle tinte fosche, in cui la sventurata protagonista assume progressivamente i tratti delle due grandi eroine decameroniane citate nel titolo. Il contributo analizza le modalità seguite dallo scrittore fiorentino per delineare il suo personaggio, soffermandosi anche ad indagare la diffusione di questa novella e le problematiche osservazioni dell’autore, contenute all’inizio e alla fine della missiva, su “realtà” e “finzione”, che sembrano conservare l’eco della discussione teorica petrarchesca in margine alla traduzione della Griselda.

Un'eroina di Anton Francesco Doni Fra Griselda e Ghismonda

PELLIZZARI, PATRIZIA
2007-01-01

Abstract

In una lettera del 30 novembre 1543 Doni racconta, presentandola come un “fatto di cronaca”, una vicenda dalle tinte fosche, in cui la sventurata protagonista assume progressivamente i tratti delle due grandi eroine decameroniane citate nel titolo. Il contributo analizza le modalità seguite dallo scrittore fiorentino per delineare il suo personaggio, soffermandosi anche ad indagare la diffusione di questa novella e le problematiche osservazioni dell’autore, contenute all’inizio e alla fine della missiva, su “realtà” e “finzione”, che sembrano conservare l’eco della discussione teorica petrarchesca in margine alla traduzione della Griselda.
2007
6, 2004 (recte 2007)
243
261
http://cisi.unito.it/leviagravia
Letteratura italiana; Francesco Petrarca; Giovanni Boccaccio; Anton Francesco Doni; Lettere; Novelle; Decameron; Senili; Griselda; Ghismonda
P. PELLIZZARI
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