Il noce comune (Juglans regia L.) è una delle specie arboree la cui diffusione è stata maggiormente influenzata dall’attività antropica. Tuttavia, i trasferimenti di germoplasma e la selezione operata dall’uomo hanno determinato una consistente riduzione della variabilità genetica propria della specie, per cui appare urgente l’impostazione di strategie finalizzate alla sua salvaguardia. La ricerca ha valutato le caratteristiche genetiche di 104 piante di noce diffuse in Piemonte, riconducibili a 8 aree geografiche distinte. La variabilità genetica è stata stimata mediante l’amplificazione (PCR) di 10 primers decamerici RAPD, da cui sono state ottenute 101 bande. Di queste, solo 53 sono risultate polimorfiche, evidenziando in tal modo un modesto livello di diversità nel materiale studiato. L’analisi della differenziazione genetica è stata effettuata a livello sia di piante che di aree geografiche. Solo in rari casi gli individui appartenenti alla stessa area hanno presentato significativi livelli di similitudine genetica, mentre la differenziazione tra aree è risultata modesta (circa il 10% del totale secondo i risultati dell’analisi AMOVA) e comunque non legata alla loro posizione geografica. Di conseguenza, si ritiene che la distribuzione delle piante di noce nell’ambito del territorio analizzato rifletta quasi esclusivamente modalità di dispersione influenzate in gran parte dall’uomo. In conseguenza di ciò, nell’ambito della filiera vivaistica regionale, l’approvvigionamento di semi di noce potrà essere effettuato tenendo in prioritaria considerazione gli aspetti fenotipici degli individui: per una specie a diffusione quasi del tutto artificiale, il concetto di Regioni di Provenienza assume infatti contorni particolari e di scarso significato applicativo.

Variabilità genetica del noce comune (Juglans regia L.) in Piemonte

MONTELEONE, Ignazio;LECCE, FABRIZIO;BELLETTI, Piero
2007-01-01

Abstract

Il noce comune (Juglans regia L.) è una delle specie arboree la cui diffusione è stata maggiormente influenzata dall’attività antropica. Tuttavia, i trasferimenti di germoplasma e la selezione operata dall’uomo hanno determinato una consistente riduzione della variabilità genetica propria della specie, per cui appare urgente l’impostazione di strategie finalizzate alla sua salvaguardia. La ricerca ha valutato le caratteristiche genetiche di 104 piante di noce diffuse in Piemonte, riconducibili a 8 aree geografiche distinte. La variabilità genetica è stata stimata mediante l’amplificazione (PCR) di 10 primers decamerici RAPD, da cui sono state ottenute 101 bande. Di queste, solo 53 sono risultate polimorfiche, evidenziando in tal modo un modesto livello di diversità nel materiale studiato. L’analisi della differenziazione genetica è stata effettuata a livello sia di piante che di aree geografiche. Solo in rari casi gli individui appartenenti alla stessa area hanno presentato significativi livelli di similitudine genetica, mentre la differenziazione tra aree è risultata modesta (circa il 10% del totale secondo i risultati dell’analisi AMOVA) e comunque non legata alla loro posizione geografica. Di conseguenza, si ritiene che la distribuzione delle piante di noce nell’ambito del territorio analizzato rifletta quasi esclusivamente modalità di dispersione influenzate in gran parte dall’uomo. In conseguenza di ciò, nell’ambito della filiera vivaistica regionale, l’approvvigionamento di semi di noce potrà essere effettuato tenendo in prioritaria considerazione gli aspetti fenotipici degli individui: per una specie a diffusione quasi del tutto artificiale, il concetto di Regioni di Provenienza assume infatti contorni particolari e di scarso significato applicativo.
2007
4
386
394
Juglans regia; differenziazione genetica; marcatori molecolari; salvaguardia biodiversità
D. FERRAZZINI; I. MONTELEONE; F. LECCE; P. BELLETTI
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