La disciplina negoziale è oggi assiduamente percorsa da interventi novatori - provenienti soprattutto dal legislatore comunitario, dalle Authorities, dalle decisioni della Corte costituzionale, delle Corti comunitarie, dei giudici amministrativi e ordinari - e ha cosi perduto il carattere tradizionalmente assegnatole di ars stabilis et secura: il trascorrere del tempo reca quindi con sé una rapida evoluzione delle norme giuridiche che circondano il contratto e concorrono a determinarne gli effetti, ne altera la forza di legge declamata dall'art. 1372 c.c. e corrode silenziosamente la coesione del vincolo conchiusosi, cosi compromettendo il reciproco affidamento che le parti ripongono in esso. Si pone allora il problema di individuare anzitutto la norma applicabile al contratto pendente, bilanciando le esigenze di evoluzione dell'ordinamento giuridico, che deve adeguarsi ai nuovi contesti politici ed economici, con quelle di salvaguardia degli effetti dell'atto di autonomia privata così come le parti lo hanno congegnato. A tal fine non è sempre possibile affidarsi esclusivamente alla regola d'irretroattività degli atti normativi o al principio d'intangibilità dei diritti quesiti, perché vi sono interventi novatori i quali richiedono di essere applicati immediatamente ai rapporti pendenti, mentre ve ne sono altri cui deve essere negata l'attitudine a superare la disciplina negoziale divisata dalle parti. A volte l'immediata applicazione della norma sopravvenuta è imposta dal legislatore, altre volte è conseguenza della struttura stessa dell'atto sopravvenuto, come accade per la sentenza, o ancora può dipendere da una scelta ermeneutica dell'interprete, chiamato a rapportare la rilevanza dei singoli valori in giuoco con il ruolo assegnato all'autonomia contrattuale dalla Costituzione. Nei limiti in cui si riconosca la legittimità di simili interventi, occorre recuperare all'interno della disciplina negoziale gli strumenti per fronteggiare ove possibile l'immediata efficacia degli atti normativi, valutando la validità e l'utilità di clausole appositamente inserite nel contratto o la praticabilità di rimedi che consentano alle parti di affrancarsi dal vincolo o di adeguarlo al mutato contesto normativo.

Retroattività e contratto - Disciplina negoziale e successione di norme nel tempo

CIATTI CAIMI, Alessandro
2007-01-01

Abstract

La disciplina negoziale è oggi assiduamente percorsa da interventi novatori - provenienti soprattutto dal legislatore comunitario, dalle Authorities, dalle decisioni della Corte costituzionale, delle Corti comunitarie, dei giudici amministrativi e ordinari - e ha cosi perduto il carattere tradizionalmente assegnatole di ars stabilis et secura: il trascorrere del tempo reca quindi con sé una rapida evoluzione delle norme giuridiche che circondano il contratto e concorrono a determinarne gli effetti, ne altera la forza di legge declamata dall'art. 1372 c.c. e corrode silenziosamente la coesione del vincolo conchiusosi, cosi compromettendo il reciproco affidamento che le parti ripongono in esso. Si pone allora il problema di individuare anzitutto la norma applicabile al contratto pendente, bilanciando le esigenze di evoluzione dell'ordinamento giuridico, che deve adeguarsi ai nuovi contesti politici ed economici, con quelle di salvaguardia degli effetti dell'atto di autonomia privata così come le parti lo hanno congegnato. A tal fine non è sempre possibile affidarsi esclusivamente alla regola d'irretroattività degli atti normativi o al principio d'intangibilità dei diritti quesiti, perché vi sono interventi novatori i quali richiedono di essere applicati immediatamente ai rapporti pendenti, mentre ve ne sono altri cui deve essere negata l'attitudine a superare la disciplina negoziale divisata dalle parti. A volte l'immediata applicazione della norma sopravvenuta è imposta dal legislatore, altre volte è conseguenza della struttura stessa dell'atto sopravvenuto, come accade per la sentenza, o ancora può dipendere da una scelta ermeneutica dell'interprete, chiamato a rapportare la rilevanza dei singoli valori in giuoco con il ruolo assegnato all'autonomia contrattuale dalla Costituzione. Nei limiti in cui si riconosca la legittimità di simili interventi, occorre recuperare all'interno della disciplina negoziale gli strumenti per fronteggiare ove possibile l'immediata efficacia degli atti normativi, valutando la validità e l'utilità di clausole appositamente inserite nel contratto o la praticabilità di rimedi che consentano alle parti di affrancarsi dal vincolo o di adeguarlo al mutato contesto normativo.
2007
Edizioni Scientifiche Italiane
1
320
9788849515701
Diritto privato; Tempo; Contratto; Retroattività; Sopravvenienze; Diritto internazionale privato; Successione di norme nel tempo; Precedente; Overruling; Diritto comunitario
Alessandro Ciatti
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