Diffusi ed abbondanti in tutti gli ecosistemi terrestri, i ragni utilizzano diverse tecniche di predazione, dalla caccia diretta all’impiego di apparati di cattura (le tele) più o meno complessi. L’utilizzo dei ragni in indagini di tipo ecologico è reso molto difficile dalla presenza in Italia di oltre 1400 specie la cui determinazione è nella maggior parte dei casi molto complessa. Da questi presupposti nasce l’idea di utilizzare le tele, facilmente individuabili e riconducibili alle diverse famiglie di ragni tessitori, come indicatori della presenza, della diversità e dell’abbondanza dei ragni negli agroecosistemi. Il lavoro qui presentato costituisce una prima indagine sull’uso delle tele, in particolare come indicatori della qualità ambientale dell’agroecosistema vigneto. Si sono effettuati campionamenti autunnali, primaverili ed estivi su aree campione di 9 m2 in cinque diversi vigneti della Langa Astigiana (AT) gestiti con tecniche colturali differenti ordinabili secondo un ipotetico gradiente di impatto ambientale. A seconda delle tecniche di gestione si sono evidenziate interessanti differenze quantitative e qualitative a livello dell’araneofauna. I dati ottenuti presentano una forte correlazione con la presenza nell’interfilare di uno strato erbaceo non trattato e con il ridotto utilizzo sulla vite di prodotti fitosanitari. Per la facilità di applicazione, visti i risultati ottenuti, il metodo appare un valido strumento per valutare la qualità ambientale degli agroecosistemi viticoli.

I ragni costruttori di tela nella valutazione della qualità ambientale: un esempio di applicazione

ISAIA, MARCO;BADINO, Guido;BONA, Francesca;
2004-01-01

Abstract

Diffusi ed abbondanti in tutti gli ecosistemi terrestri, i ragni utilizzano diverse tecniche di predazione, dalla caccia diretta all’impiego di apparati di cattura (le tele) più o meno complessi. L’utilizzo dei ragni in indagini di tipo ecologico è reso molto difficile dalla presenza in Italia di oltre 1400 specie la cui determinazione è nella maggior parte dei casi molto complessa. Da questi presupposti nasce l’idea di utilizzare le tele, facilmente individuabili e riconducibili alle diverse famiglie di ragni tessitori, come indicatori della presenza, della diversità e dell’abbondanza dei ragni negli agroecosistemi. Il lavoro qui presentato costituisce una prima indagine sull’uso delle tele, in particolare come indicatori della qualità ambientale dell’agroecosistema vigneto. Si sono effettuati campionamenti autunnali, primaverili ed estivi su aree campione di 9 m2 in cinque diversi vigneti della Langa Astigiana (AT) gestiti con tecniche colturali differenti ordinabili secondo un ipotetico gradiente di impatto ambientale. A seconda delle tecniche di gestione si sono evidenziate interessanti differenze quantitative e qualitative a livello dell’araneofauna. I dati ottenuti presentano una forte correlazione con la presenza nell’interfilare di uno strato erbaceo non trattato e con il ridotto utilizzo sulla vite di prodotti fitosanitari. Per la facilità di applicazione, visti i risultati ottenuti, il metodo appare un valido strumento per valutare la qualità ambientale degli agroecosistemi viticoli.
2004
XIII Congresso Nazionale S.It.E. “Ecologia quantitativa: metodi sperimentali, modelli teorici, applicazioni”
Como
8-10 settembre 2003
Site Atti
Aracne Editore
27
61
66
9788879997676
http://www.societaitalianaecologia.org
qualità ambientale; vigneti; ragni tessitori; indicatori ecologici
M. ISAIA; G. BADINO; F. BONA; E. BOSCA
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