Guglielmo Usellini, dopo aver partecipato al primo congresso dell’Union européenne des fédéralistes (UEF), tenutosi a Montreux nell’agosto del 1947, e al Congresso dell’Aja del maggio 1948, organizzò il secondo congresso dell’UEF, che si svolse a Roma nel novembre 1948, e il mese successivo venne eletto segretario generale aggiunto. Nel febbraio del 1949 si trasferì pertanto a Parigi dove, con grande impegno, contribuì all’imporsi della linea di Altiero Spinelli all’interno dell’UEF. Egli seguì, inoltre, l’organizzazione della campagna per il Patto di unione federale e, nel febbraio del 1950, favorì la nascita delle Jeunesses fédéralistes européennes (JEF). Dopo il III Congresso dell’UEF, svoltosi a Strasburgo nel novembre del 1950, il mese successivo venne eletto segretario generale, carica che avrebbe tenuto interrottamente per ben otto anni. Egli partecipò al Conseil européen de vigilance, insediato all’Orangerie di Strasburgo dal 20 al 23 novembre 1950, formato da personalità del mondo politico e culturale e da dirigenti dei movimenti federalisti. Usellini contribuì all’organizzazione, inoltre, di due importanti incontri internazionali finalizzati a coinvolgere gli organi di stampa nell’azione federalista. Il primo si svolse a Bellagio, dal 16 al 18 luglio 1952, ottenendo un notevole successo, largamente superato, peraltro, nel secondo convegno che si tenne a Venezia dal 27 al 30 aprile 1953. Dopo la bocciatura del Trattato CED all’Assemblea nazionale francese, il 30 agosto 1954 - fatto che costituì una gravissima battuta d’arresto nel processo di integrazione del Vecchio Continente e che colpì profondamente Usellini –, egli sottolineò i limiti di un tentativo di unificazione europea avviato a partire dalla dimensione militare, l’eccessiva fiducia in un automatismo del processo di integrazione e pose l’accento, inoltre, sull’incapacità dei federalisti di incidere significativamente sui governi e sulle forze politiche nazionali. Per Usellini, nonostante l’evidenza della necessità della federazione per far fronte alle sfide del mondo moderno, gli Stati europei non erano disponibili a cedere quote di sovranità per essere inquadrati in un ordinamento giuridico superiore. La federazione europea, secondo Usellini, non sarebbe stata creata, pertanto, dai governi, in quanto preposti a difendere in maniera esclusiva l’interesse nazionale e incapaci di dar vita a un’unione solida e duratura. Usellini, quindi, aderendo alla linea lanciata da Spinelli con il «nuovo corso», si mostrò critico nei confronti dei Trattati di Roma e, nel novembre del 1957, venne eletto delegato del Congresso del popolo europeo (CPE), mentre nel luglio del 1958 fu cooptato nel Comitato centrale del MFE. Usellini mantenne, nel frattempo, l’incarico di segretario generale dell’UEF - gestendo la difficile fase della scissione delle organizzazioni federaliste contrarie alle posizioni di Spinelli -, fino alla sua scomparsa, avvenuta a Parigi il 25 ottobre 1958, nel suo appartamento, in seguito a un attacco cardiaco.

Dal MFE a Segretario Generale dell'Union européenne des fédéralistes (UEF)

CARAFFINI, PAOLO
2012-01-01

Abstract

Guglielmo Usellini, dopo aver partecipato al primo congresso dell’Union européenne des fédéralistes (UEF), tenutosi a Montreux nell’agosto del 1947, e al Congresso dell’Aja del maggio 1948, organizzò il secondo congresso dell’UEF, che si svolse a Roma nel novembre 1948, e il mese successivo venne eletto segretario generale aggiunto. Nel febbraio del 1949 si trasferì pertanto a Parigi dove, con grande impegno, contribuì all’imporsi della linea di Altiero Spinelli all’interno dell’UEF. Egli seguì, inoltre, l’organizzazione della campagna per il Patto di unione federale e, nel febbraio del 1950, favorì la nascita delle Jeunesses fédéralistes européennes (JEF). Dopo il III Congresso dell’UEF, svoltosi a Strasburgo nel novembre del 1950, il mese successivo venne eletto segretario generale, carica che avrebbe tenuto interrottamente per ben otto anni. Egli partecipò al Conseil européen de vigilance, insediato all’Orangerie di Strasburgo dal 20 al 23 novembre 1950, formato da personalità del mondo politico e culturale e da dirigenti dei movimenti federalisti. Usellini contribuì all’organizzazione, inoltre, di due importanti incontri internazionali finalizzati a coinvolgere gli organi di stampa nell’azione federalista. Il primo si svolse a Bellagio, dal 16 al 18 luglio 1952, ottenendo un notevole successo, largamente superato, peraltro, nel secondo convegno che si tenne a Venezia dal 27 al 30 aprile 1953. Dopo la bocciatura del Trattato CED all’Assemblea nazionale francese, il 30 agosto 1954 - fatto che costituì una gravissima battuta d’arresto nel processo di integrazione del Vecchio Continente e che colpì profondamente Usellini –, egli sottolineò i limiti di un tentativo di unificazione europea avviato a partire dalla dimensione militare, l’eccessiva fiducia in un automatismo del processo di integrazione e pose l’accento, inoltre, sull’incapacità dei federalisti di incidere significativamente sui governi e sulle forze politiche nazionali. Per Usellini, nonostante l’evidenza della necessità della federazione per far fronte alle sfide del mondo moderno, gli Stati europei non erano disponibili a cedere quote di sovranità per essere inquadrati in un ordinamento giuridico superiore. La federazione europea, secondo Usellini, non sarebbe stata creata, pertanto, dai governi, in quanto preposti a difendere in maniera esclusiva l’interesse nazionale e incapaci di dar vita a un’unione solida e duratura. Usellini, quindi, aderendo alla linea lanciata da Spinelli con il «nuovo corso», si mostrò critico nei confronti dei Trattati di Roma e, nel novembre del 1957, venne eletto delegato del Congresso del popolo europeo (CPE), mentre nel luglio del 1958 fu cooptato nel Comitato centrale del MFE. Usellini mantenne, nel frattempo, l’incarico di segretario generale dell’UEF - gestendo la difficile fase della scissione delle organizzazioni federaliste contrarie alle posizioni di Spinelli -, fino alla sua scomparsa, avvenuta a Parigi il 25 ottobre 1958, nel suo appartamento, in seguito a un attacco cardiaco.
2012
Guglielmo Usellini. Un aronese antifascista precursore dell'Europa unita (1906-1958)
Arona
21 ottobre 2006
Guglielmo Usellini (1906-1958). Un aronese antifascista precursore dell'Europa unita
Edizioni Unicopli
3
127
193
9788840015774
Guglielmo Usellini; Storia dell'integrazione europea; Union européenne des fédéralistes (UEF); Movimento federalista europeo; Federalismo europeo
Paolo Caraffini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/50557
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