Gli indirizzi più recenti ed i principali obiettivi del miglioramento genetico in melanzana (Solanum melongena L) sono lo sviluppo di cultivars che alla produttività associno la resistenza ai parassiti. Infatti, dove la melanzana è coltivata in modo intensivo, senza le tradizionali rotazioni o la disinfestazione chimica del suolo, è soggetta a gravi danni causati principalmente da agenti di malattie telluriche quali Verticillium dahliae e Fusarium oxysporum f.sp. melongenae. Le specie affini sono una preziosa fonte di geni utili. Non sempre l’ibridazione interspecifica è possibile: in questi casi, per superare le barriere sessuali, è di grande utilità l’ibridazione somatica. In melanzana, l’applicazione dell’ibridazione somatica con specie selvatiche ha permesso di ottenere ibridi interspecifici resistenti alle principali fitopatie. Solanum sodomeum (= Solanum linneanum) viene considerata una fonte di resistenza a V. dahliae, mentre in accessioni di Solanum aethiopicum group gilo e di Solanum aethiopicum group aculeatum (= S. integrifolium) è stata individuata la resistenza a F. oxysporum f.sp. melongenae. Un programma di breeding per ottenere linee pure ed ibridi F1 con resistenza/tolleranza a questi patogeni è stato avviato da diversi anni utilizzando l’ibrido sessuale interspecifico S. sodomeum x S. melongena ed ibridi somatici tetraploidi con le altre due specie affini. La coltura di antere è stata una efficiente tecnica per ridurre il livello di ploidia dei materiali tetraploidi, le piante diaploidi ottenute sono state impiegate per favorire l’introgressione, mediante incrocio con melanzana, dei caratteri utili presenti in S. aethiopicum e S. integrifolium. La selezione per la resistenza ai due patogeni è stata condotta mediante infezioni artificiali e/o coltivazione in campi naturalmente infetti. Le progenie più avanzate derivanti dai successivi cicli di reincroci ed autofecondazioni sono ormai quasi indistinguibili dai vari genotipi di melanzana adoperati come ricorrenti ma possiedono la resistenza a Fusarium ed una migliorata tolleranza a Verticillium derivante dalle specie affini. Le progenie migliorate sono state caratterizzate a livello molecolare, biochimico, biologico e fenotipico e sono attualmente sfruttate per sviluppare un sistema di selezione assistita da marcatori molecolari per resistenza a Fusarium.

Introgressione in melanzana (S. melongena L.) di caratteri utili derivanti da S. sodomeum, S. aethiopicum gr. aculeatum e S. aethiopicum gr. gilo.

TAMIETTI, Giacomo;
2005-01-01

Abstract

Gli indirizzi più recenti ed i principali obiettivi del miglioramento genetico in melanzana (Solanum melongena L) sono lo sviluppo di cultivars che alla produttività associno la resistenza ai parassiti. Infatti, dove la melanzana è coltivata in modo intensivo, senza le tradizionali rotazioni o la disinfestazione chimica del suolo, è soggetta a gravi danni causati principalmente da agenti di malattie telluriche quali Verticillium dahliae e Fusarium oxysporum f.sp. melongenae. Le specie affini sono una preziosa fonte di geni utili. Non sempre l’ibridazione interspecifica è possibile: in questi casi, per superare le barriere sessuali, è di grande utilità l’ibridazione somatica. In melanzana, l’applicazione dell’ibridazione somatica con specie selvatiche ha permesso di ottenere ibridi interspecifici resistenti alle principali fitopatie. Solanum sodomeum (= Solanum linneanum) viene considerata una fonte di resistenza a V. dahliae, mentre in accessioni di Solanum aethiopicum group gilo e di Solanum aethiopicum group aculeatum (= S. integrifolium) è stata individuata la resistenza a F. oxysporum f.sp. melongenae. Un programma di breeding per ottenere linee pure ed ibridi F1 con resistenza/tolleranza a questi patogeni è stato avviato da diversi anni utilizzando l’ibrido sessuale interspecifico S. sodomeum x S. melongena ed ibridi somatici tetraploidi con le altre due specie affini. La coltura di antere è stata una efficiente tecnica per ridurre il livello di ploidia dei materiali tetraploidi, le piante diaploidi ottenute sono state impiegate per favorire l’introgressione, mediante incrocio con melanzana, dei caratteri utili presenti in S. aethiopicum e S. integrifolium. La selezione per la resistenza ai due patogeni è stata condotta mediante infezioni artificiali e/o coltivazione in campi naturalmente infetti. Le progenie più avanzate derivanti dai successivi cicli di reincroci ed autofecondazioni sono ormai quasi indistinguibili dai vari genotipi di melanzana adoperati come ricorrenti ma possiedono la resistenza a Fusarium ed una migliorata tolleranza a Verticillium derivante dalle specie affini. Le progenie migliorate sono state caratterizzate a livello molecolare, biochimico, biologico e fenotipico e sono attualmente sfruttate per sviluppare un sistema di selezione assistita da marcatori molecolari per resistenza a Fusarium.
2005
VII Convegno Nazionale sulla Biodiversità “L’Agrobiodiversità per la qualificazione delle filiere produttive”
Catania
31 marzo - 2 aprile 2005
Riassunti del VII Convegno Nazionale sulla Biodiversità “L’Agrobiodiversità per la qualificazione delle filiere produttive”
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165
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Solanum melongena; Verticillium; Fusarium; anther culture; sexual hybridization
Rotino G. L.; Sihachakr D.; Rizza F.; Valé G.; Sacconi G. M.; Alberti P.; Mennella G.; Sabatini E.; Toppino A.; D’Alessandro A.; Sunseri F.; Tamietti G.; Talentino F.; Acciarri N.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/51616
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