In Italia l’organizzazione dei Servizi di Salute Mentale è in evoluzione; come in altri Paesi la psichiatria di comunità sembra esserne la “chiave”. Il risultato è stato una riduzione del numero dei posti letto in ospedale per pazienti affetti da disturbi psichiatrici: mentre un tempo erano disponibili circa 135.000 posti letto, adesso sono solo 30.000. È importante evidenziare che fino al 1983 questo gran numero di posti letto si concentrava in soli 115 Ospedali Psichiatrici; al contrario, oggi, dei 30.000 posti letto almeno 15.000 sono localizzati in strutture ospedaliere pubbliche, l’altra metà sono ospitati in piccole strutture residenziali o in alloggi supportati. La sfida attuale è di sensibilizzare le autorità a prestare attenzione e impegnare risorse nella cura di pazienti psichiatrici, che dovrebbero essere aiutati in condizioni extraospedaliere, possibilmente presso il proprio domicilio. Il grande sforzo di chiusura degli Ospedali Psichiatrici avviato oltre 25 anni fa può essere considerato un obiettivo raggiunto con successo, come dimostra la creazione di oltre 220 Dipartimenti di Salute Mentale diffusi su tutto il territorio italiano. Rimangono problematiche alcune aree di confine rappresentate dall’handicap, dall’abuso di sostanze e dalle condizioni psicogeriatriche. Da questo punto di vista il primo obiettivo deve essere quello di migliorare la qualità della vita, trovare lavori adeguati, aiutare le famiglie a convivere con i familiari malati e prevenire l’esordio della patologia e le ricadute. Il secondo obiettivo è di rendere visibile non solo l’organizzazione ma anche il funzionamento dei Dipartimenti di Salute Mentale. Secondo un’indagine recentemente condotta la metà degli intervistati ha affermato che preferirebbe ritornare al sistema di organizzazione psichiatrica precedente. In altre parole i Servizi di Salute Mentale affrontano importanti sfide: • i Dipartimenti di Salute Mentale devono essere più attivi e informare della propria esistenza, organizzazione e funzionalità la popolazione; • questi Servizi non devono focalizzarsi eccessivamente su alcune problematiche di Salute Mentale, tralasciandone altre; • è opportuno disporre di più posti letto per i pazienti che necessitano di una lunga degenza.

Urgences psychiatriques hors hopital psychiatrique/ Urgenze psichiatriche senza ospedale psichiatrico

FURLAN, Piermaria
2004-01-01

Abstract

In Italia l’organizzazione dei Servizi di Salute Mentale è in evoluzione; come in altri Paesi la psichiatria di comunità sembra esserne la “chiave”. Il risultato è stato una riduzione del numero dei posti letto in ospedale per pazienti affetti da disturbi psichiatrici: mentre un tempo erano disponibili circa 135.000 posti letto, adesso sono solo 30.000. È importante evidenziare che fino al 1983 questo gran numero di posti letto si concentrava in soli 115 Ospedali Psichiatrici; al contrario, oggi, dei 30.000 posti letto almeno 15.000 sono localizzati in strutture ospedaliere pubbliche, l’altra metà sono ospitati in piccole strutture residenziali o in alloggi supportati. La sfida attuale è di sensibilizzare le autorità a prestare attenzione e impegnare risorse nella cura di pazienti psichiatrici, che dovrebbero essere aiutati in condizioni extraospedaliere, possibilmente presso il proprio domicilio. Il grande sforzo di chiusura degli Ospedali Psichiatrici avviato oltre 25 anni fa può essere considerato un obiettivo raggiunto con successo, come dimostra la creazione di oltre 220 Dipartimenti di Salute Mentale diffusi su tutto il territorio italiano. Rimangono problematiche alcune aree di confine rappresentate dall’handicap, dall’abuso di sostanze e dalle condizioni psicogeriatriche. Da questo punto di vista il primo obiettivo deve essere quello di migliorare la qualità della vita, trovare lavori adeguati, aiutare le famiglie a convivere con i familiari malati e prevenire l’esordio della patologia e le ricadute. Il secondo obiettivo è di rendere visibile non solo l’organizzazione ma anche il funzionamento dei Dipartimenti di Salute Mentale. Secondo un’indagine recentemente condotta la metà degli intervistati ha affermato che preferirebbe ritornare al sistema di organizzazione psichiatrica precedente. In altre parole i Servizi di Salute Mentale affrontano importanti sfide: • i Dipartimenti di Salute Mentale devono essere più attivi e informare della propria esistenza, organizzazione e funzionalità la popolazione; • questi Servizi non devono focalizzarsi eccessivamente su alcune problematiche di Salute Mentale, tralasciandone altre; • è opportuno disporre di più posti letto per i pazienti che necessitano di una lunga degenza.
2004
15es Journées de l’AFERUP/IV Congrès National SIPU Urgences psychiatriques et réseaux de soins dans la communauté: évolution et changement/Urgenze psichiatriche e rete di servizi nel territorio: evoluzione e cambiamento
Torino
30/31 gennaio e 1 febbraio 2004
Abstract Book
Dipartimento di Salute Mentale 5b A.S.O. San Luigi Gonzaga-ASL5 Collegno-Università di Torino
1
8
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organizzazione dei servizi psichiatrici; dipartimento di salute mentale; ospedale; SPDC; emergenza; urgenza; assistenza psichiatrica; assistenza territoriale
Furlan PM
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/55717
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