I disturbi del sonno nella patologia psicotica e in particolare nella schizofrenia sono un sintomo estremamente frequente e caratterizzante in particolare le fasi di acuzie psicopatologica e i periodi prodromici che precedono tali episodi acuti. La maggior parte degli studi che si possono reperire in letteratura indagano in particolare le caratteristiche polisonnografiche del sonno trascurando per lo più gli aspetti inerenti il vissuto soggettivo riguardante la percezione del proprio sonno. È stata quindi condotta una ricerca per un periodo di 6 mesi presso il Centro Crisi “L’Accoglienza” del Dipartimento Universitario di Salute Mentale 5B di Torino, volta ad un approfondimento delle caratteristiche dell’attività ipnica in soggetti psicotici. Sono stati quindi reclutati 23 soggetti affetti da un disturbo psicotico in fase di acuzie psicopatologica, ricoverati presso la suddetta struttura e 23 soggetti sani a costituire il campione controllo. È stato utilizzato come strumento di rilevazione il Questionario per lo Studio del Sonno di Maggini che ha permesso l’individuazione di 15 item statisticamente significativi nel gruppo dei pazienti psicotici rispetto alla popolazione di controllo. In base ai risultati che emergono dalla nostra ricerca, il soggetto psicotico in fase di acuzie tende a coricarsi molto presto, ha la percezione di un tempo di addormentamento che appare alterato se confrontato con il gruppo di controllo, presenta numerosi e angosciosi risvegli notturni, malgrado ciò non percepisce il periodo di addormentamento come particolarmente disturbante e si dichiara sufficientemente soddisfatto del proprio sonno sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Inoltre la somministrazione del Questionario per lo Studio del Sonno di Maggini unitamente alla somministrazione della Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS) in 3 momenti diversi del ricovero: al momento dell’ammissione nella struttura (T0), dopo una settimana di ricovero (T1) e al momento delle dimissioni (T2), ha permesso di evidenziare una correlazione tra il decorso dei disturbi del sonno e l’evoluzione del quadro psicopatologico nel suo complesso. In particolare ad una diminuzione del punteggio totale alla BPRS è correlata la percezione di una diminuzione del tempo di addormentamento e un cambiamento nello stato d’animo al momento del risveglio, diminuendo la sensazione di angoscia ad esso correlato.
Disturbi del Sonno nell’acuzie psicotica
FURLAN, Piermaria
2004-01-01
Abstract
I disturbi del sonno nella patologia psicotica e in particolare nella schizofrenia sono un sintomo estremamente frequente e caratterizzante in particolare le fasi di acuzie psicopatologica e i periodi prodromici che precedono tali episodi acuti. La maggior parte degli studi che si possono reperire in letteratura indagano in particolare le caratteristiche polisonnografiche del sonno trascurando per lo più gli aspetti inerenti il vissuto soggettivo riguardante la percezione del proprio sonno. È stata quindi condotta una ricerca per un periodo di 6 mesi presso il Centro Crisi “L’Accoglienza” del Dipartimento Universitario di Salute Mentale 5B di Torino, volta ad un approfondimento delle caratteristiche dell’attività ipnica in soggetti psicotici. Sono stati quindi reclutati 23 soggetti affetti da un disturbo psicotico in fase di acuzie psicopatologica, ricoverati presso la suddetta struttura e 23 soggetti sani a costituire il campione controllo. È stato utilizzato come strumento di rilevazione il Questionario per lo Studio del Sonno di Maggini che ha permesso l’individuazione di 15 item statisticamente significativi nel gruppo dei pazienti psicotici rispetto alla popolazione di controllo. In base ai risultati che emergono dalla nostra ricerca, il soggetto psicotico in fase di acuzie tende a coricarsi molto presto, ha la percezione di un tempo di addormentamento che appare alterato se confrontato con il gruppo di controllo, presenta numerosi e angosciosi risvegli notturni, malgrado ciò non percepisce il periodo di addormentamento come particolarmente disturbante e si dichiara sufficientemente soddisfatto del proprio sonno sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. Inoltre la somministrazione del Questionario per lo Studio del Sonno di Maggini unitamente alla somministrazione della Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS) in 3 momenti diversi del ricovero: al momento dell’ammissione nella struttura (T0), dopo una settimana di ricovero (T1) e al momento delle dimissioni (T2), ha permesso di evidenziare una correlazione tra il decorso dei disturbi del sonno e l’evoluzione del quadro psicopatologico nel suo complesso. In particolare ad una diminuzione del punteggio totale alla BPRS è correlata la percezione di una diminuzione del tempo di addormentamento e un cambiamento nello stato d’animo al momento del risveglio, diminuendo la sensazione di angoscia ad esso correlato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.