Jean Améry,pseudonimo di Hans Mayer, ebreo viennese esule in Belgio, arrestato e poi torturato dai nazisti, compagno di sventura di Primo Levi ad Auschwitz, nel suo saggio "Jenseits von Schuld und Suehne" del 1966 - tradotto in Italia col titolo di "Intelletuale ad Auschwitz" ci offre una testimonianza disperata e impietosa della sconfitta dello spirito da parte della violenza nazista, un grande libro che,come scriveva Kafka, ci deve colpire come un pugno nello stomaco, trasforma la nostra percezione e considerazione della Shoah e dell'antisemitismo. Il saggio rende conto della sofferta gestazione di questo importantissimo scritto di Améry e delle sue innumerevoli connessioni con la discussione storica di quegli anni.
Jean Améry,Intellettuale ad Auschwitz ( Jenseits von Schuld und Suehne),1966
MORELLO, Riccardo
2008-01-01
Abstract
Jean Améry,pseudonimo di Hans Mayer, ebreo viennese esule in Belgio, arrestato e poi torturato dai nazisti, compagno di sventura di Primo Levi ad Auschwitz, nel suo saggio "Jenseits von Schuld und Suehne" del 1966 - tradotto in Italia col titolo di "Intelletuale ad Auschwitz" ci offre una testimonianza disperata e impietosa della sconfitta dello spirito da parte della violenza nazista, un grande libro che,come scriveva Kafka, ci deve colpire come un pugno nello stomaco, trasforma la nostra percezione e considerazione della Shoah e dell'antisemitismo. Il saggio rende conto della sofferta gestazione di questo importantissimo scritto di Améry e delle sue innumerevoli connessioni con la discussione storica di quegli anni.File | Dimensione | Formato | |
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