Il concetto di rappresentazione, che Kant mutua dalla logica e dalla psicologia della scolastica wolffiana, costituisce un eccellente filo conduttore per seguire l’evoluzione del pensiero kantiano dagli anni Quaranta alla sua maturità e, in particolare, per leggere la Critica della ragion pura. Il concetto kantiano di Vorstellung contribuisce infatti a chiarire la genesi di una porzione importante della terminologia kantiana a partire dalla riflessione dell’Aufklärung, ridimensionando notevolmente l’importanza che la storiografia filosofica ha attribuito alla tradizione britannica della way od ideas. Il ruolo della rappresentazione nell’impianto della filosofia trascendentale si rivela così centrale per la legittimazione della possibilità della conoscenza. La necessità di un’analisi di tipo genetico-funzionale delle diverse specie rappresentative ordinate da Kant nella celebre classificazione della prima Critica, nonché la loro conseguente riconduzione alle strutture logico-psicologiche del soggetto, consentono di cogliere con uno sguardo d’insieme la complessa psicologia sottesa al trascendentalismo kantiano.
L’ordine delle idee. La genesi del concetto di ‘rappresentazione’ in Kant attraverso le sue fonti wolffiane (1747-1787)
RUMORE, Paola
2007-01-01
Abstract
Il concetto di rappresentazione, che Kant mutua dalla logica e dalla psicologia della scolastica wolffiana, costituisce un eccellente filo conduttore per seguire l’evoluzione del pensiero kantiano dagli anni Quaranta alla sua maturità e, in particolare, per leggere la Critica della ragion pura. Il concetto kantiano di Vorstellung contribuisce infatti a chiarire la genesi di una porzione importante della terminologia kantiana a partire dalla riflessione dell’Aufklärung, ridimensionando notevolmente l’importanza che la storiografia filosofica ha attribuito alla tradizione britannica della way od ideas. Il ruolo della rappresentazione nell’impianto della filosofia trascendentale si rivela così centrale per la legittimazione della possibilità della conoscenza. La necessità di un’analisi di tipo genetico-funzionale delle diverse specie rappresentative ordinate da Kant nella celebre classificazione della prima Critica, nonché la loro conseguente riconduzione alle strutture logico-psicologiche del soggetto, consentono di cogliere con uno sguardo d’insieme la complessa psicologia sottesa al trascendentalismo kantiano.File | Dimensione | Formato | |
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