Il ta’zieh (letteralmente, “cordoglio”) è una forma drammatica che gli Islamici sciiti di Persia hanno elaborato per commemorare la tragedia di Husayn ibn Ali - figlio di Ali primo Imam e di Fatima, figlia di Maometto - che secondo la tradizione fu ucciso dall’esercito di Yazid I, il califfo Omayyade, nel decimo giorno di Muharram 680 a Karbala, nell’attuale Iraq. Il ta’zieh emerse dalla contaminazione di rituali di cordoglio sia statici che dinamici (processionali) intorno alla metà del diciottesimo secolo, originalmente presso incroci, piazze o altri luoghi di pubblico assembramento, successivamente in takias, edifici appositamente allestiti per le performance. La comunicazione si prefigge tre obbiettivi principali: - Fornire un primo abbozzo di descrizione e analisi semiotica dello straordinario sincretismo di musica e altri linguaggi (strutture architettoniche, configurazioni prossemiche, decorazioni scenografiche, costumi, gesti, recitativi, canti, composizioni per orchestra, etc.) che caratterizzano questa forma drammatica, tanto da spingere alcuni a paragonarla all’opera di tradizione europea; - Sulla scorta di questa descrizione e analisi semiotica, inquadrare l’eccezionale rete intertestuale che lega questa forma drammatica da un lato a testi non islamici che ne hanno influenzato lo sviluppo (ad esempio i repertori europei per bande musicali militari), dall’altro a quelli che ne hanno subito il fascino e l’influenza (soprattutto le creazioni di Peter Brook, Jerzy Grotowski e Tadeusz Kantor sul finire degli anni ’60); - Sulla base dei contenuti presentati relativamente ai primi due punti, accennare alcune considerazioni di carattere semio-antropologico sul rapporto fra performance e sacrificio. La comunicazione si avvarrà, fra l’altro, di un meta-testo d’eccezione: il documentario A Look to Tazieh (2006), dell’acclamato regista iraniano Abbas Kiarostami.
Sincretismo musicale e incantamento semanticonel ta’zieh
LEONE, Massimo
2009-01-01
Abstract
Il ta’zieh (letteralmente, “cordoglio”) è una forma drammatica che gli Islamici sciiti di Persia hanno elaborato per commemorare la tragedia di Husayn ibn Ali - figlio di Ali primo Imam e di Fatima, figlia di Maometto - che secondo la tradizione fu ucciso dall’esercito di Yazid I, il califfo Omayyade, nel decimo giorno di Muharram 680 a Karbala, nell’attuale Iraq. Il ta’zieh emerse dalla contaminazione di rituali di cordoglio sia statici che dinamici (processionali) intorno alla metà del diciottesimo secolo, originalmente presso incroci, piazze o altri luoghi di pubblico assembramento, successivamente in takias, edifici appositamente allestiti per le performance. La comunicazione si prefigge tre obbiettivi principali: - Fornire un primo abbozzo di descrizione e analisi semiotica dello straordinario sincretismo di musica e altri linguaggi (strutture architettoniche, configurazioni prossemiche, decorazioni scenografiche, costumi, gesti, recitativi, canti, composizioni per orchestra, etc.) che caratterizzano questa forma drammatica, tanto da spingere alcuni a paragonarla all’opera di tradizione europea; - Sulla scorta di questa descrizione e analisi semiotica, inquadrare l’eccezionale rete intertestuale che lega questa forma drammatica da un lato a testi non islamici che ne hanno influenzato lo sviluppo (ad esempio i repertori europei per bande musicali militari), dall’altro a quelli che ne hanno subito il fascino e l’influenza (soprattutto le creazioni di Peter Brook, Jerzy Grotowski e Tadeusz Kantor sul finire degli anni ’60); - Sulla base dei contenuti presentati relativamente ai primi due punti, accennare alcune considerazioni di carattere semio-antropologico sul rapporto fra performance e sacrificio. La comunicazione si avvarrà, fra l’altro, di un meta-testo d’eccezione: il documentario A Look to Tazieh (2006), dell’acclamato regista iraniano Abbas Kiarostami.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Massimo Leone 2009 - Sincretismo musicale e incantamento semantico nel ta'zieh.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PREPRINT (PRIMA BOZZA)
Dimensione
55.36 kB
Formato
Adobe PDF
|
55.36 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.