È noto in letteratura che gli animali domestici e selvatici costituiscono un reservoir di dermatofiti contribuendo alla diffusione delle dermatofizie, infezioni fungine della cute e annessi cheratinizzati. I dermatofiti più frequentemente isolati tra gli animali da compagnia quali gatti, cani, conigli sono quelli zoofili come Microsporum canis, Trichophyton mentagrophytes e quelli geofili come M. gypseum. Tuttavia, recentemente, anche altri funghi filamentosi non dermatofiti, quali Alternaria spp., Scopulariopsis spp., Penicillium spp., Rhizopus spp., Fusarium spp., sono stati isolati da lesioni animali, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della patologia micotica e costituendo quindi dei potenziali patogeni emergenti. Nel presente lavoro riportiamo un totale di 74 animali da compagnia (41 gatti, 29 cani e 4 conigli) esaminati per sospetta dermatofizia in ambulatori veterinari della città di Torino, nel periodo giugno 2006-giugno 2008. Alcuni animali erano asintomatici (5.4%), mentre gli altri presentavano lesioni cutanee caratterizzate da aree alopeciche più o meno pruriginose, crostose, distribuite in più regioni del corpo (testa, tronco, zampe). All’esame micologico sono risultati positivi per la crescita di funghi dermatofiti il 24.1% dei campioni di pelo di cane, il 24.4% di gatto e il 25% di coniglio. M. canis è stato il dermatofita più frequentemente isolato sia da cani che da gatti mentre, M. gypseum e T. mentagrophytes sono stati isolati soltanto in due casi. I rimanenti campioni hanno evidenziato lieviti e altri funghi filamentosi quali miceti ialini (Aspergillus spp., Penicillium spp, Fusarium spp.), demaziacei (Epicoccum spp., Alternaria ssp., Cladosporium spp., Aureobasidium spp.) e zigomiceti (Rhizopus spp.). La presenza di altri funghi oltre ai dermatofiti suggerisce la necessità di un maggiore controllo e monitoraggio di queste specie sia per individuarne la loro implicazione nelle patologie cutanee sia perchè la loro capacità di sopravvivere a lungo nel suolo, sul pelo di animali sani, oppure di produrre lesioni inapparenti, potrebbe favorirne la propagazione e la trasmissione all’uomo.
Dermatofiti e altri funghi isolati da animali da compagnia sintomatici e non sintomatici
BANCHE, Giuliana;ALLIZOND, VALERIA;TULLIO, Viviana Cristina;SCALAS, Daniela;ROANA, Janira;MANDRAS, Narcisa;CUFFINI, Annamaria;CARLONE, Nicola
2008-01-01
Abstract
È noto in letteratura che gli animali domestici e selvatici costituiscono un reservoir di dermatofiti contribuendo alla diffusione delle dermatofizie, infezioni fungine della cute e annessi cheratinizzati. I dermatofiti più frequentemente isolati tra gli animali da compagnia quali gatti, cani, conigli sono quelli zoofili come Microsporum canis, Trichophyton mentagrophytes e quelli geofili come M. gypseum. Tuttavia, recentemente, anche altri funghi filamentosi non dermatofiti, quali Alternaria spp., Scopulariopsis spp., Penicillium spp., Rhizopus spp., Fusarium spp., sono stati isolati da lesioni animali, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della patologia micotica e costituendo quindi dei potenziali patogeni emergenti. Nel presente lavoro riportiamo un totale di 74 animali da compagnia (41 gatti, 29 cani e 4 conigli) esaminati per sospetta dermatofizia in ambulatori veterinari della città di Torino, nel periodo giugno 2006-giugno 2008. Alcuni animali erano asintomatici (5.4%), mentre gli altri presentavano lesioni cutanee caratterizzate da aree alopeciche più o meno pruriginose, crostose, distribuite in più regioni del corpo (testa, tronco, zampe). All’esame micologico sono risultati positivi per la crescita di funghi dermatofiti il 24.1% dei campioni di pelo di cane, il 24.4% di gatto e il 25% di coniglio. M. canis è stato il dermatofita più frequentemente isolato sia da cani che da gatti mentre, M. gypseum e T. mentagrophytes sono stati isolati soltanto in due casi. I rimanenti campioni hanno evidenziato lieviti e altri funghi filamentosi quali miceti ialini (Aspergillus spp., Penicillium spp, Fusarium spp.), demaziacei (Epicoccum spp., Alternaria ssp., Cladosporium spp., Aureobasidium spp.) e zigomiceti (Rhizopus spp.). La presenza di altri funghi oltre ai dermatofiti suggerisce la necessità di un maggiore controllo e monitoraggio di queste specie sia per individuarne la loro implicazione nelle patologie cutanee sia perchè la loro capacità di sopravvivere a lungo nel suolo, sul pelo di animali sani, oppure di produrre lesioni inapparenti, potrebbe favorirne la propagazione e la trasmissione all’uomo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.