Il Gruppo della Pietra da Cantoni è costituito da sedimenti carbonatici riccamente fossiliferi di età miocenica, deposti in ambiente marino subtropicale e affioranti in un'area relativamente estesa del Basso Monferrato, in prossimità di Casale Monferrato. Le calcareniti e marne calcaree del Gruppo della Pietra da Cantoni formano i rilievi su cui poggiano i centri storici dei paesi, a loro volta costruiti con blocchi ("cantoni") della stessa roccia, e hanno fornito per lungo tempo la principale risorsa mineraria della zona. La Pietra da Cantoni, localmente chiamata "tufo" (termine storico utilizzato dai cavatori), presenta le caratteristiche di facile lavorabilità comuni ad altri litotipi indicati con questo nome, aventi origine ed età anche differenti e diffusi in varie regioni italiane. L'attività estrattiva, condotta sia a cielo aperto che in galleria, è documentata sicuramente a partire dal Medioevo (ad esempio nella facciata e nel nartece del Duomo di Casale Monferrato ed in numerosi edifici storici del territorio) e si è prolungata fino agli anni '50 del secolo scorso. Il paesaggio naturale ed antropico e la storia economica e culturale della regione risultano quindi fortemente caratterizzati da questo litotipo. Anche i fossili conservati in questi sedimenti sono stati oggetto di interesse da parte della popolazione e di studi scientifici: in particolare le rodoliti, concrezioni originate da alghe rosse calcaree e i foraminiferi, microorganismi marini, sono stati analizzati in numerose pubblicazioni scientifiche (Schüttehelm, 1976; Bicchi et al., 2007, inter alias) e hanno permesso sia di riconoscere le biozone a foraminiferi comprese tra il Burdigaliano inferiore ed il Serravalliano inferiore, sia di ricostruire le condizioni di deposizione e l'evoluzione paleoambientale della Pietra da Cantoni. Negli ultimi anni, grazie ad una più diffusa sensibilità alla tematiche ambientali e all'istituzione di enti deputati alla tutela e rivalutazione del territorio, sono state avviate varie collaborazioni tra studiosi dell'Università di Torino, CNR IGG, U.O. di Torino, l'Ecomuseo della Pietra da Cantoni, il Parco Naturale del Sacro Monte di Crea, geologi impegnati sul territorio e associazioni locali di abitanti ("Amis d'la Curma"). Le attività finalizzate alla divulgazione scientifica si sono articolate in diverse forme: escursioni paleontologiche sia con alunni delle scuole primarie e secondarie sia con adulti, allestimento di una banca dati informatizzata sui macrofossili e microfossili della Pietra da Cantoni, consultabile sul sito www.parcocrea.it, articoli su giornali locali e manifestazioni culturali; si prevedono ulteriori ricerche per l'allestimento di collezioni didattiche. Molte altre iniziative sono state svolte o sono in corso: gli aspetti culturali e turistici sono stati approfonditi in varie pubblicazioni dell'Ecomuseo, attivo anche nell'organizzazione di eventi e manifestazioni. Sono state effettuate ricerche e rilievi di cave dismesse, in sotterraneo, alcune delle quali, in buone condizioni e di estremo interesse storico e tecnico, potranno in futuro essere rese fruibili nell’ambito di un percorso geoturistico attraverso i luoghi più significativi. Bibliografia Bicchi E., Dela Pierre F., Ferrero E., Maia F., Negri A., Pirini Radrizzani C., Radrizzani S. & Valleri G. (2007) – Evolution of the Miocene Carbonate Shelf of Monferrrato (North-western Italy). Boll. Soc. Paleont. Ital., 445 (2-3), 171-194. Schüttehelm R.T.E. (1976) – History and modes of Miocene carbonate deposition in the interior of the Piedmont Basin, NW Italy. Utrecht Micropaleont. Bull., 14, 1-207.

Geologia e micropaleontologia della "Pietra da cantoni" nel Monferrato Casalese (Piemonte, Italia MW): esperienze di divulgazione, turismo culturale e tutela del territorio

VIOLANTI, Donata;
2008-01-01

Abstract

Il Gruppo della Pietra da Cantoni è costituito da sedimenti carbonatici riccamente fossiliferi di età miocenica, deposti in ambiente marino subtropicale e affioranti in un'area relativamente estesa del Basso Monferrato, in prossimità di Casale Monferrato. Le calcareniti e marne calcaree del Gruppo della Pietra da Cantoni formano i rilievi su cui poggiano i centri storici dei paesi, a loro volta costruiti con blocchi ("cantoni") della stessa roccia, e hanno fornito per lungo tempo la principale risorsa mineraria della zona. La Pietra da Cantoni, localmente chiamata "tufo" (termine storico utilizzato dai cavatori), presenta le caratteristiche di facile lavorabilità comuni ad altri litotipi indicati con questo nome, aventi origine ed età anche differenti e diffusi in varie regioni italiane. L'attività estrattiva, condotta sia a cielo aperto che in galleria, è documentata sicuramente a partire dal Medioevo (ad esempio nella facciata e nel nartece del Duomo di Casale Monferrato ed in numerosi edifici storici del territorio) e si è prolungata fino agli anni '50 del secolo scorso. Il paesaggio naturale ed antropico e la storia economica e culturale della regione risultano quindi fortemente caratterizzati da questo litotipo. Anche i fossili conservati in questi sedimenti sono stati oggetto di interesse da parte della popolazione e di studi scientifici: in particolare le rodoliti, concrezioni originate da alghe rosse calcaree e i foraminiferi, microorganismi marini, sono stati analizzati in numerose pubblicazioni scientifiche (Schüttehelm, 1976; Bicchi et al., 2007, inter alias) e hanno permesso sia di riconoscere le biozone a foraminiferi comprese tra il Burdigaliano inferiore ed il Serravalliano inferiore, sia di ricostruire le condizioni di deposizione e l'evoluzione paleoambientale della Pietra da Cantoni. Negli ultimi anni, grazie ad una più diffusa sensibilità alla tematiche ambientali e all'istituzione di enti deputati alla tutela e rivalutazione del territorio, sono state avviate varie collaborazioni tra studiosi dell'Università di Torino, CNR IGG, U.O. di Torino, l'Ecomuseo della Pietra da Cantoni, il Parco Naturale del Sacro Monte di Crea, geologi impegnati sul territorio e associazioni locali di abitanti ("Amis d'la Curma"). Le attività finalizzate alla divulgazione scientifica si sono articolate in diverse forme: escursioni paleontologiche sia con alunni delle scuole primarie e secondarie sia con adulti, allestimento di una banca dati informatizzata sui macrofossili e microfossili della Pietra da Cantoni, consultabile sul sito www.parcocrea.it, articoli su giornali locali e manifestazioni culturali; si prevedono ulteriori ricerche per l'allestimento di collezioni didattiche. Molte altre iniziative sono state svolte o sono in corso: gli aspetti culturali e turistici sono stati approfonditi in varie pubblicazioni dell'Ecomuseo, attivo anche nell'organizzazione di eventi e manifestazioni. Sono state effettuate ricerche e rilievi di cave dismesse, in sotterraneo, alcune delle quali, in buone condizioni e di estremo interesse storico e tecnico, potranno in futuro essere rese fruibili nell’ambito di un percorso geoturistico attraverso i luoghi più significativi. Bibliografia Bicchi E., Dela Pierre F., Ferrero E., Maia F., Negri A., Pirini Radrizzani C., Radrizzani S. & Valleri G. (2007) – Evolution of the Miocene Carbonate Shelf of Monferrrato (North-western Italy). Boll. Soc. Paleont. Ital., 445 (2-3), 171-194. Schüttehelm R.T.E. (1976) – History and modes of Miocene carbonate deposition in the interior of the Piedmont Basin, NW Italy. Utrecht Micropaleont. Bull., 14, 1-207.
2008
Giornate di Paleontologia 2008
Siena
9-13 sett. 2008,
Giornate di Paleontologia VIII edizione Simposio della Società Paleontologica Italiana,
Accademia dei Fisiocritici
113
113
http://paleoitalia.org
Pietra da Cantoni; tutela ambientale; divulgazione scientifica; Monferrato; Piemonte
Violanti D.; Frixa A.; Natta C.; Sassone P.; Trenkwalder S.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/66543
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