Le infezioni fungine, in particolare da lieviti, hanno assunto in questi ultimi anni un’importanza sempre maggiore sul piano clinico-epidemiologico, soprattutto in individui ospedalizzati, e hanno notevolmente amplificato l’interesse verso la micologia medica. Il controllo clinico delle candidosi ha compiuto enormi progressi negli ultimi anni, con la disponibilità di numerosi farmaci attivi contro i miceti. Tuttavia, l’insorgenza della farmacoresistenza, la tossicità degli antimicotici e le problematiche associate alle terapie a lungo termine, soprattutto negli individui con candidosi recidivanti, stanno orientando la ricerca scientifica verso soluzioni alternative o di sostegno alla terapia classica, con l’utilizzo di fitoterapici e prodotti naturali. I prodotti di origine vegetale sono stati relegati a lungo in secondo piano per poi acquisire oggi una sempre maggiore importanza in campo terapeutico. Tra questi gli oli essenziali costituiscono un campo di ricerca in pieno sviluppo; infatti mentre per alcuni oli le proprietà antimicrobiche sono ben documentate in letteratura, per altri esistono pochi dati pubblicati e la maggior parte delle indagini riguarda alcuni oli e/o poche specie microbiche. Sulla base dei dati riportati precedentemente sull’attività inibente di sette oli essenziali (timo, melissa, garofano, finocchio, pino, salvia e lavanda) nei confronti di miceti filamentosi, lo scopo di questo studio è stato quello di estendere la ricerca e verificare le proprietà antifungine di questi oli essenziali su ceppi di Candida albicans di recente isolamento clinico ed altri lieviti patogeni. I risultati preliminari ottenuti sottolineano un’ottima sensibilità dei ceppi saggiati alla maggior parte degli oli soprattutto in fase di vapore, in particolare al timo e alla lavanda e ai loro componenti. Il garofano ha mostrato debole attività nei confronti dei lieviti saggiati sia in liquido che in fase di vapore, mentre il pino è risultato l’unico olio ad avere dimostrato una discreta attività in liquido. Probabilmente l’effetto diretto dei vapori combinato con l’assorbimento su agar potenzia l’attività degli oli essenziali
Valutazione dell'attività antifungina di oli essenziali in liquido ed in fase di vapore nei confronti di Candida albicans e altri lieviti
TULLIO, Viviana Cristina;MANDRAS, Narcisa;ROANA, Janira;CUFFINI, Annamaria;CARLONE, Nicola
2005-01-01
Abstract
Le infezioni fungine, in particolare da lieviti, hanno assunto in questi ultimi anni un’importanza sempre maggiore sul piano clinico-epidemiologico, soprattutto in individui ospedalizzati, e hanno notevolmente amplificato l’interesse verso la micologia medica. Il controllo clinico delle candidosi ha compiuto enormi progressi negli ultimi anni, con la disponibilità di numerosi farmaci attivi contro i miceti. Tuttavia, l’insorgenza della farmacoresistenza, la tossicità degli antimicotici e le problematiche associate alle terapie a lungo termine, soprattutto negli individui con candidosi recidivanti, stanno orientando la ricerca scientifica verso soluzioni alternative o di sostegno alla terapia classica, con l’utilizzo di fitoterapici e prodotti naturali. I prodotti di origine vegetale sono stati relegati a lungo in secondo piano per poi acquisire oggi una sempre maggiore importanza in campo terapeutico. Tra questi gli oli essenziali costituiscono un campo di ricerca in pieno sviluppo; infatti mentre per alcuni oli le proprietà antimicrobiche sono ben documentate in letteratura, per altri esistono pochi dati pubblicati e la maggior parte delle indagini riguarda alcuni oli e/o poche specie microbiche. Sulla base dei dati riportati precedentemente sull’attività inibente di sette oli essenziali (timo, melissa, garofano, finocchio, pino, salvia e lavanda) nei confronti di miceti filamentosi, lo scopo di questo studio è stato quello di estendere la ricerca e verificare le proprietà antifungine di questi oli essenziali su ceppi di Candida albicans di recente isolamento clinico ed altri lieviti patogeni. I risultati preliminari ottenuti sottolineano un’ottima sensibilità dei ceppi saggiati alla maggior parte degli oli soprattutto in fase di vapore, in particolare al timo e alla lavanda e ai loro componenti. Il garofano ha mostrato debole attività nei confronti dei lieviti saggiati sia in liquido che in fase di vapore, mentre il pino è risultato l’unico olio ad avere dimostrato una discreta attività in liquido. Probabilmente l’effetto diretto dei vapori combinato con l’assorbimento su agar potenzia l’attività degli oli essenzialiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.