Con la sentenza n. 22765 del 2009, la Corte di cassazione afferma che, affinché operi il divieto per il contribuente di produrre in giudizio i documenti che si sia rifiutato di esibire in sede amministrativa, è necessaria una espressa richiesta degli agenti accertatori. La sentenza, per quanto condivisibile, non affronta però una questione rilevante, e cioè il grado di analiticità che la richiesta deve soddisfare per poter, eventualmente, implicare il divieto. La soluzione, da ricercare nel principio di buona fede, può essere mutuata per risolvere alcuni importanti problemi relativi alle obbligazioni tributarie solidali.
Il principio di buona fede e le preclusioni per i documenti sottratti alla verifica
MARCHESELLI, Alberto
2010-01-01
Abstract
Con la sentenza n. 22765 del 2009, la Corte di cassazione afferma che, affinché operi il divieto per il contribuente di produrre in giudizio i documenti che si sia rifiutato di esibire in sede amministrativa, è necessaria una espressa richiesta degli agenti accertatori. La sentenza, per quanto condivisibile, non affronta però una questione rilevante, e cioè il grado di analiticità che la richiesta deve soddisfare per poter, eventualmente, implicare il divieto. La soluzione, da ricercare nel principio di buona fede, può essere mutuata per risolvere alcuni importanti problemi relativi alle obbligazioni tributarie solidali.File in questo prodotto:
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