La salvaguardia del germoplasma locale gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della biodiversità e nella riduzione dell’erosione genetica, sempre più forte negli ultimi decenni. È necessario far fronte in tempi rapidi a tale problema, superando il concetto di custodia passiva e conducendo progetti di conservazione attiva che contemplino, quando possibile, l’eventuale reimpiego delle risorse genetiche per la reintroduzione in coltura o per il loro utilizzo nei programmi di miglioramento genetico. Le antiche accessioni di fruttiferi presenti sul territorio piemontese rappresentano risorse importanti per il recupero del paesaggio e la conservazione della biodiversità poiché possono essere sfruttate per la loro valenza di coltura tradizionale. Il paesaggio rurale piemontese è infatti ricco di testimonianze storiche relative a colture, tecniche agricole tradizionali e agroecosistemi che vanno mantenuti e conservati; sebbene abbiano perso la loro funzione produttiva, questi ambienti mantengono una funzione nel definire la tipicità del paesaggio e favorire lo sviluppo di servizi integrativi (attività didattica, turismo rurale, vivaismo). Il territorio rurale non deve più essere considerato esclusivamente un’entità geografica, ma anche un’entità biologica e di conseguenza le metodologie di indagine devono adattarsi a tale profilo. È necessario dunque procedere con uno studio morfo-funzionale e molecolare delle accessioni arboree riconosciute per la loro rilevanza storica, ai fini di recuperarle e valorizzarle. Gli agrumi di Cannero Riviera sono veri e propri testimoni di un’antica coltivazione iniziata nel 1600 grazie alle favorevoli condizioni microclimatiche; sono quindi fonte di inestimabile importanza storico-agraria che deve essere conservata. L’attività di ricerca prevede la caratterizzazione morfo-biologica, l’analisi qualitativa e nutraceutica, il confronto con cultivar commerciali e antiche piante presenti in collezione ed il recupero di questi agrumi. Tali prodotti, che non possono competere in termini di produttività con il mercato globale, possono distinguersi per qualità e tipicità e presentano interessanti prospettive di reddito se inserite in comparti economici particolari (prodotti tipici e filiera floro-vivaistica ornamentale).
Il progetto di ricerca degli agrumi di Cannero Riviera
CANTERINO, SARA;BECCARO, GABRIELE LORIS;BOUNOUS, Giancarlo
2010-01-01
Abstract
La salvaguardia del germoplasma locale gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della biodiversità e nella riduzione dell’erosione genetica, sempre più forte negli ultimi decenni. È necessario far fronte in tempi rapidi a tale problema, superando il concetto di custodia passiva e conducendo progetti di conservazione attiva che contemplino, quando possibile, l’eventuale reimpiego delle risorse genetiche per la reintroduzione in coltura o per il loro utilizzo nei programmi di miglioramento genetico. Le antiche accessioni di fruttiferi presenti sul territorio piemontese rappresentano risorse importanti per il recupero del paesaggio e la conservazione della biodiversità poiché possono essere sfruttate per la loro valenza di coltura tradizionale. Il paesaggio rurale piemontese è infatti ricco di testimonianze storiche relative a colture, tecniche agricole tradizionali e agroecosistemi che vanno mantenuti e conservati; sebbene abbiano perso la loro funzione produttiva, questi ambienti mantengono una funzione nel definire la tipicità del paesaggio e favorire lo sviluppo di servizi integrativi (attività didattica, turismo rurale, vivaismo). Il territorio rurale non deve più essere considerato esclusivamente un’entità geografica, ma anche un’entità biologica e di conseguenza le metodologie di indagine devono adattarsi a tale profilo. È necessario dunque procedere con uno studio morfo-funzionale e molecolare delle accessioni arboree riconosciute per la loro rilevanza storica, ai fini di recuperarle e valorizzarle. Gli agrumi di Cannero Riviera sono veri e propri testimoni di un’antica coltivazione iniziata nel 1600 grazie alle favorevoli condizioni microclimatiche; sono quindi fonte di inestimabile importanza storico-agraria che deve essere conservata. L’attività di ricerca prevede la caratterizzazione morfo-biologica, l’analisi qualitativa e nutraceutica, il confronto con cultivar commerciali e antiche piante presenti in collezione ed il recupero di questi agrumi. Tali prodotti, che non possono competere in termini di produttività con il mercato globale, possono distinguersi per qualità e tipicità e presentano interessanti prospettive di reddito se inserite in comparti economici particolari (prodotti tipici e filiera floro-vivaistica ornamentale).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.