Negli ultimi decenni il soprappeso e l’obesità tra gli adolescenti risultano in costante ascesa nei Paesi sviluppati, divenendo un problema di Sanità pubblica anche per le conseguenze nell’età adulta in termini di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di tumore. L’indice di massa corporea (BMI, kg/m2) è l’indicatore più comunemente utilizzato per identificare l’obesità e per ragioni pratiche ed economiche è frequentemente calcolato su peso e altezza auto-dichiarati invece che sul misurato. Il grado di accordo e la validità delle misure di peso ed altezza dichiarati dagli adolescenti sono stati oggetto di studi condotti prevalentemente negli Stati Uniti e in Australia (Himes JH et al., 2005; Wang Z et al, 2002), mentre esistono limitate conoscenze relativamente ai Paesi Europei, ed in particolare all’Italia (Karayiannis D et al, 2003; Jansen W et al, 2006). I dati di letteratura mostrano una buona riproducibilità delle misure antropometriche auto-riportate, sebbene si riscontrino differenze di genere, età e razza, con le ragazze che tendono a sottostimare il peso più dei coetanei maschi. Anche la validità dei tassi di prevalenza di obesità e soprappeso basati su misure auto-dichiarate è stata oggetto di numerosi studi precedenti che mostrano come i dati auto-riportati non sono in grado di identificare correttamente i problemi di peso (Brener ND et al, 2003; Elgar FJ et al, 2005). Scopo del lavoro è la valutazione sia della riproducibilità che della validità dei dati auto-dichiarati di peso, altezza e BMI in un campione rappresentativo di adolescenti piemontesi. La correlazione tra altezza, peso e BMI dichiarati e misurati negli adolescenti piemontesi risulta essere generalmente elevata in entrambi i sessi e nelle tre età considerate. I risultati conseguiti sono simili a quelli precedentemente descritti in altri studi, così come l’alta specificità e la bassa sensibilità nell’identificare i casi di soprappeso e obesità. Le femmine sono sistematicamente meno sensibili dei maschi, mentre non si rilevano differenze evidenti tra le diverse età. Ciò è in linea con la letteratura che riporta sempre una maggiore propensione delle femmine a sottostimare il proprio peso. Nonostante l’alta correlazione riscontrata tra i dati dichiarati e quelli misurati, gli adolescenti risultano non riportare correttamente il loro status di soprappeso e obesità.
Riproducibilità e validità delle misure antropometriche in un campione rappresentativo di adolescenti piemontesi
DALMASSO, Paola;CHARRIER, Lorena;CAVALLO, Franco
2007-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni il soprappeso e l’obesità tra gli adolescenti risultano in costante ascesa nei Paesi sviluppati, divenendo un problema di Sanità pubblica anche per le conseguenze nell’età adulta in termini di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di tumore. L’indice di massa corporea (BMI, kg/m2) è l’indicatore più comunemente utilizzato per identificare l’obesità e per ragioni pratiche ed economiche è frequentemente calcolato su peso e altezza auto-dichiarati invece che sul misurato. Il grado di accordo e la validità delle misure di peso ed altezza dichiarati dagli adolescenti sono stati oggetto di studi condotti prevalentemente negli Stati Uniti e in Australia (Himes JH et al., 2005; Wang Z et al, 2002), mentre esistono limitate conoscenze relativamente ai Paesi Europei, ed in particolare all’Italia (Karayiannis D et al, 2003; Jansen W et al, 2006). I dati di letteratura mostrano una buona riproducibilità delle misure antropometriche auto-riportate, sebbene si riscontrino differenze di genere, età e razza, con le ragazze che tendono a sottostimare il peso più dei coetanei maschi. Anche la validità dei tassi di prevalenza di obesità e soprappeso basati su misure auto-dichiarate è stata oggetto di numerosi studi precedenti che mostrano come i dati auto-riportati non sono in grado di identificare correttamente i problemi di peso (Brener ND et al, 2003; Elgar FJ et al, 2005). Scopo del lavoro è la valutazione sia della riproducibilità che della validità dei dati auto-dichiarati di peso, altezza e BMI in un campione rappresentativo di adolescenti piemontesi. La correlazione tra altezza, peso e BMI dichiarati e misurati negli adolescenti piemontesi risulta essere generalmente elevata in entrambi i sessi e nelle tre età considerate. I risultati conseguiti sono simili a quelli precedentemente descritti in altri studi, così come l’alta specificità e la bassa sensibilità nell’identificare i casi di soprappeso e obesità. Le femmine sono sistematicamente meno sensibili dei maschi, mentre non si rilevano differenze evidenti tra le diverse età. Ciò è in linea con la letteratura che riporta sempre una maggiore propensione delle femmine a sottostimare il proprio peso. Nonostante l’alta correlazione riscontrata tra i dati dichiarati e quelli misurati, gli adolescenti risultano non riportare correttamente il loro status di soprappeso e obesità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.