Le ordinanze nn. 15905 e 14313 del 2010 della Corte di cassazione sono tra le prime ad applicare i principi affermati dalle Sezioni Unite circa la natura di presunzioni semplici degli studi di settore. Le pronunce, tuttavia, non appaiono pienamente condivisibili, perché entrambe, dopo aver richiamato siffatto principio, affermano l’esistenza di un onere di prova contraria a carico del contribuente. In realtà, se gli studi sono presunzioni semplici, queste, per definizione, non possono determinare una inversione dell’onere della prova in senso tecnico, che consegue solo alle presunzioni legali.
Ancora equivoci e incertezze sulle concrete applicazioni degli studi di settore
MARCHESELLI, Alberto
2010-01-01
Abstract
Le ordinanze nn. 15905 e 14313 del 2010 della Corte di cassazione sono tra le prime ad applicare i principi affermati dalle Sezioni Unite circa la natura di presunzioni semplici degli studi di settore. Le pronunce, tuttavia, non appaiono pienamente condivisibili, perché entrambe, dopo aver richiamato siffatto principio, affermano l’esistenza di un onere di prova contraria a carico del contribuente. In realtà, se gli studi sono presunzioni semplici, queste, per definizione, non possono determinare una inversione dell’onere della prova in senso tecnico, che consegue solo alle presunzioni legali.File in questo prodotto:
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