Il capitolo si compone di sei distinti paragrafi organizzati implicitamente in tre sezioni tematiche. Un primo paragrafo (Il modello della comunicazione audio-verbale) ripropone, in un’ottica glottodidattica, un modello della comunicazione (basato su quello di Jakobson, ridiscusso in riferimento al modello cibernetico di Shannon & Weaver e ispirandosi a quello psicofonetico di Fónagy) nel quale si mette in risalto come, da condizioni di apprendimento delle lingue, si evinca la necessità della distinzione tra suoni intenzionali e suoni reali, riproponendo la nozione di fonema (la cui esistenza è stata recentemente messa in discussione; v. Albano Leoni, 2009). A questo si ricollegano: il breve paragrafo seguente (I punti di vista della fonetica e della fonologia, il quale - presentando le diverse prospettive analitiche possibili in ambito fonetico - ribadisce la necessità di distinzione - anche terminologica - tra gli oggetti di studio di questo settore) e gli ultimi due paragrafi del capitolo, dedicati alla prosodia, i cui aspetti organizzativi sono inseriti schematicamente nel modello della comunicazione proposto nel primo paragrafo. Nei due paragrafi intermedi (La descrizione del sistema sonoro di una lingua e Inventario sonoro dell’italiano) si dettagliano le caratteristiche fonetiche che risulta necessario distinguere in una lingua in chiave funzionale e contrastiva. In particolare si descrivono le caratteristiche segmentali e fonotattiche dell’italiano, le sue caratteristiche sovrasegmentali e i principali fenomeni fonosintattici di questa lingua (compresi i trattamenti fonetici degli incontri vocalici a confine di parola, spesso trascurati nella manualistica corrente). La sezione finale, introducendo alle principali variabili prosodiche (accento, tono, intonazione), dettaglia alcuni fenomeni generali riscontrabili nelle diverse lingue (Organizzazione sovrasegmentale dei messaggi linguistici) per poi dilungarsi maggiormente nella descrizione di alcune proprietà generali dell’organizzazione intonativa (L’intonazione) con esempi relativi alla modalità degli enunciati e ai principali fenomeni di focalizzazione possibili in italiano.
La rappresentazione fonetica e fonologica degli elementi sonori di una lingua (cap. III)
ROMANO, Antonio
2010-01-01
Abstract
Il capitolo si compone di sei distinti paragrafi organizzati implicitamente in tre sezioni tematiche. Un primo paragrafo (Il modello della comunicazione audio-verbale) ripropone, in un’ottica glottodidattica, un modello della comunicazione (basato su quello di Jakobson, ridiscusso in riferimento al modello cibernetico di Shannon & Weaver e ispirandosi a quello psicofonetico di Fónagy) nel quale si mette in risalto come, da condizioni di apprendimento delle lingue, si evinca la necessità della distinzione tra suoni intenzionali e suoni reali, riproponendo la nozione di fonema (la cui esistenza è stata recentemente messa in discussione; v. Albano Leoni, 2009). A questo si ricollegano: il breve paragrafo seguente (I punti di vista della fonetica e della fonologia, il quale - presentando le diverse prospettive analitiche possibili in ambito fonetico - ribadisce la necessità di distinzione - anche terminologica - tra gli oggetti di studio di questo settore) e gli ultimi due paragrafi del capitolo, dedicati alla prosodia, i cui aspetti organizzativi sono inseriti schematicamente nel modello della comunicazione proposto nel primo paragrafo. Nei due paragrafi intermedi (La descrizione del sistema sonoro di una lingua e Inventario sonoro dell’italiano) si dettagliano le caratteristiche fonetiche che risulta necessario distinguere in una lingua in chiave funzionale e contrastiva. In particolare si descrivono le caratteristiche segmentali e fonotattiche dell’italiano, le sue caratteristiche sovrasegmentali e i principali fenomeni fonosintattici di questa lingua (compresi i trattamenti fonetici degli incontri vocalici a confine di parola, spesso trascurati nella manualistica corrente). La sezione finale, introducendo alle principali variabili prosodiche (accento, tono, intonazione), dettaglia alcuni fenomeni generali riscontrabili nelle diverse lingue (Organizzazione sovrasegmentale dei messaggi linguistici) per poi dilungarsi maggiormente nella descrizione di alcune proprietà generali dell’organizzazione intonativa (L’intonazione) con esempi relativi alla modalità degli enunciati e ai principali fenomeni di focalizzazione possibili in italiano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Argomenti_scelti_G&L_RomanoMiletto_2010_estratto_IIIcap.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
POSTPRINT (VERSIONE FINALE DELL’AUTORE)
Dimensione
417.44 kB
Formato
Adobe PDF
|
417.44 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.