Negli ultimi decenni si è avviata nei paesi occidentali una riflessione sulle trasformazioni della figura maschile e, più nello specifico, sui modelli di paternità e sui mutamenti delle dinamiche genitoriali tra i sessi. Studi sull’argomento sono stati prodotti anche nel nostro paese, sebbene in tempi più recenti e in misura minore. Lo scopo di questo contributo è fare luce su un fenomeno già in parte studiato legato al più generale discorso sulla paternità, ma utilizzando una visuale finora non pienamente sfruttata. Si vogliono infatti qui analizzare le dinamiche che regolano le relazioni tra i padri e i figli non conviventi in seguito al fallimento del matrimonio, focalizzandosi in particolare sul ruolo di mediazione giocato dalle madri. L'analisi qui proposta è basata su tecniche di carattere quantitativo, scelta che permette da una parte di guadagnare in termini di generalizzabilità dei risultati, e dall’altra di tenere sotto controllo almeno alcuni dei potenziali effetti confondenti che possono entrare in gioco nel momento in cui si osserva se e come la figura della madre contribuisca a influenzare la relazione tra i padri e i figli non conviventi. Questo contributo, tuttavia, non può che limitarsi ad una prima analisi esplorativa dell’oggetto di ricerca qui considerato, dal momento che vengono alla luce ambiguità interpretative non risolvibili con la documentazione empirica disponibile.
Quando il matrimonio finisce. Dinamiche di paternità e mediazione materna
TODESCO, LORENZO;CAVALETTO, Giulia Maria
2011-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni si è avviata nei paesi occidentali una riflessione sulle trasformazioni della figura maschile e, più nello specifico, sui modelli di paternità e sui mutamenti delle dinamiche genitoriali tra i sessi. Studi sull’argomento sono stati prodotti anche nel nostro paese, sebbene in tempi più recenti e in misura minore. Lo scopo di questo contributo è fare luce su un fenomeno già in parte studiato legato al più generale discorso sulla paternità, ma utilizzando una visuale finora non pienamente sfruttata. Si vogliono infatti qui analizzare le dinamiche che regolano le relazioni tra i padri e i figli non conviventi in seguito al fallimento del matrimonio, focalizzandosi in particolare sul ruolo di mediazione giocato dalle madri. L'analisi qui proposta è basata su tecniche di carattere quantitativo, scelta che permette da una parte di guadagnare in termini di generalizzabilità dei risultati, e dall’altra di tenere sotto controllo almeno alcuni dei potenziali effetti confondenti che possono entrare in gioco nel momento in cui si osserva se e come la figura della madre contribuisca a influenzare la relazione tra i padri e i figli non conviventi. Questo contributo, tuttavia, non può che limitarsi ad una prima analisi esplorativa dell’oggetto di ricerca qui considerato, dal momento che vengono alla luce ambiguità interpretative non risolvibili con la documentazione empirica disponibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.