La tinea capitis e' la più comune infezione fungina nei bambini ma è raramente segnalata nei bambini con meno di un anno di eta'. Mentre negli USA più del 90% dei casi di tinea capitis è determinata da Trichophyton tonsurans, in Europa la specie predominante e' Microsporum canis. Entrambe queste specie sono responsabili di un’infezione che si estende oltre la superficie cutanea invadendo la struttura del capello. I pazienti presentano, tipicamente, una desquamazione del cuoio capelluto o un’alopecia circoscritta con capelli significativamente danneggiati. Si segnala un caso di tinea capitis, comparsa in un bambino di circa un anno di eta', recidivante e di difficile eradicamento con i farmaci antifungini a disposizione. Caso clinico: A.M., paziente di 13 mesi, razza caucasica, italiano, maschio, in buono stato di salute generale. All’anamnesi non si evidenziavano patologie degne di nota. Alla nostra osservazione (febbraio 2011) si notava comparsa di una chiazza alopecica eritemato-desquamativa e pruriginosa a livello del cuoio capelluto. Il paziente è stato sottoposto ad esame micologico, che ha permesso di isolare colonie di Microsporum canis. E’ stata iniziata una terapia con antimicotici topici (tioconazolo crema 2 volte/die) e orali (griseofulvina 20mg/kg/die). La lesione veniva inoltre trattata con alcol iodato. Nei mesi successivi, ad intervalli di 15 giorni, il bambino veniva sottoposto a visita di controllo, comprensiva di esami colturali, risultati positivi fino alla fine di aprile. A meta' maggio si è avuta la prima negativizzazione della coltura. Tuttavia, 15 giorni dopo, nella zona della lesione in cui si osservava ricrescita dei capelli, il bambino presentava una singola vescicola il cui esame colturale è risultato nuovamente positivo per M.canis, positivita' che si è mantenuta fino ad oggi. Dopo 5 mesi di trattamento, la terapia adottata non ha ancora consentito la guarigione clinica delle lesioni e la negativizzazione degli esami colturali. L’adozione di farmaci alternativi si renderebbe quindi necessaria, ma le alternative terapeutiche nei bambini sono poche (ad es. la terbinafina, indicata a partire dai due anni di eta'), sottolineando le difficolta' terapeutiche della t.capitis nei bambini di età inferiore ai due anni.
Tinea capitis recidivante in un bambino di 13 mesi
MANDRAS, Narcisa;TULLIO, Viviana Cristina;ROANA, Janira;CERVETTI, Ornella;ALLIZOND, VALERIA;BANCHE, Giuliana;SCALAS, Daniela;CUFFINI, Annamaria
2011-01-01
Abstract
La tinea capitis e' la più comune infezione fungina nei bambini ma è raramente segnalata nei bambini con meno di un anno di eta'. Mentre negli USA più del 90% dei casi di tinea capitis è determinata da Trichophyton tonsurans, in Europa la specie predominante e' Microsporum canis. Entrambe queste specie sono responsabili di un’infezione che si estende oltre la superficie cutanea invadendo la struttura del capello. I pazienti presentano, tipicamente, una desquamazione del cuoio capelluto o un’alopecia circoscritta con capelli significativamente danneggiati. Si segnala un caso di tinea capitis, comparsa in un bambino di circa un anno di eta', recidivante e di difficile eradicamento con i farmaci antifungini a disposizione. Caso clinico: A.M., paziente di 13 mesi, razza caucasica, italiano, maschio, in buono stato di salute generale. All’anamnesi non si evidenziavano patologie degne di nota. Alla nostra osservazione (febbraio 2011) si notava comparsa di una chiazza alopecica eritemato-desquamativa e pruriginosa a livello del cuoio capelluto. Il paziente è stato sottoposto ad esame micologico, che ha permesso di isolare colonie di Microsporum canis. E’ stata iniziata una terapia con antimicotici topici (tioconazolo crema 2 volte/die) e orali (griseofulvina 20mg/kg/die). La lesione veniva inoltre trattata con alcol iodato. Nei mesi successivi, ad intervalli di 15 giorni, il bambino veniva sottoposto a visita di controllo, comprensiva di esami colturali, risultati positivi fino alla fine di aprile. A meta' maggio si è avuta la prima negativizzazione della coltura. Tuttavia, 15 giorni dopo, nella zona della lesione in cui si osservava ricrescita dei capelli, il bambino presentava una singola vescicola il cui esame colturale è risultato nuovamente positivo per M.canis, positivita' che si è mantenuta fino ad oggi. Dopo 5 mesi di trattamento, la terapia adottata non ha ancora consentito la guarigione clinica delle lesioni e la negativizzazione degli esami colturali. L’adozione di farmaci alternativi si renderebbe quindi necessaria, ma le alternative terapeutiche nei bambini sono poche (ad es. la terbinafina, indicata a partire dai due anni di eta'), sottolineando le difficolta' terapeutiche della t.capitis nei bambini di età inferiore ai due anni.File | Dimensione | Formato | |
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