La Rocca di Cavour è un ammasso roccioso di 162 metri che emerge dalla pianura, un “isola” di boschi in mezzo alle colture intensive della piana circostante. Sulla Rocca è presente un'unica popolazione di Salamandra salamandra che si riproduce in una piccola pozza situata sul versante nord. Il corpo idrico, la cui superficie non supera i 2 m2 e la cui profondità massima è di appena 30 cm, è situato all’interno di un grottino naturale in un ambiente estremamente oligotrofico. In questo lavoro vengono presentati i risultati di due anni di ricerche volte a chiarire alcuni aspetti della biologia di questa interessante popolazione isolata. I risultati dello studio hanno evidenziato due principali picchi riproduttivi: le prime deposizioni avvengono nel mese di marzo, in seguito alle piogge primaverili, mentre un secondo picco, anche se di minor intensità, è stato osservato nei mesi d’ottobre e novembre. Dopo la stagione riproduttiva, il numero di larve cala bruscamente, principalmente per fenomeni di cannibalismo. Le prime larve metamorfosano ad agosto, quando il numero è ormai ridotto a poche decine. La maggior parte dei giovani abbandonano la pozza prima dell’inverno successivo, ma alcuni possono svernare in acqua e lasciare il sito soltanto in primavera. Di elevato interesse è il dato riguardo al numero massimo di larve presenti (oltre 370 unità), un numero estremamente elevato considerando le scarse dimensioni della pozza
Dinamica di una popolazione isolata di Salalamandra salamandra sulla Rocca di Cavour
SEGLIE, DANIELE;
2004-01-01
Abstract
La Rocca di Cavour è un ammasso roccioso di 162 metri che emerge dalla pianura, un “isola” di boschi in mezzo alle colture intensive della piana circostante. Sulla Rocca è presente un'unica popolazione di Salamandra salamandra che si riproduce in una piccola pozza situata sul versante nord. Il corpo idrico, la cui superficie non supera i 2 m2 e la cui profondità massima è di appena 30 cm, è situato all’interno di un grottino naturale in un ambiente estremamente oligotrofico. In questo lavoro vengono presentati i risultati di due anni di ricerche volte a chiarire alcuni aspetti della biologia di questa interessante popolazione isolata. I risultati dello studio hanno evidenziato due principali picchi riproduttivi: le prime deposizioni avvengono nel mese di marzo, in seguito alle piogge primaverili, mentre un secondo picco, anche se di minor intensità, è stato osservato nei mesi d’ottobre e novembre. Dopo la stagione riproduttiva, il numero di larve cala bruscamente, principalmente per fenomeni di cannibalismo. Le prime larve metamorfosano ad agosto, quando il numero è ormai ridotto a poche decine. La maggior parte dei giovani abbandonano la pozza prima dell’inverno successivo, ma alcuni possono svernare in acqua e lasciare il sito soltanto in primavera. Di elevato interesse è il dato riguardo al numero massimo di larve presenti (oltre 370 unità), un numero estremamente elevato considerando le scarse dimensioni della pozzaFile | Dimensione | Formato | |
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