Questo lavoro ha voluto presentare una possibile applicazione a livello finanziario dell’approccio sistemico all’analisi dell’impresa. Attraverso tale approccio sono stati individuati indicatori economici e organizzativi derivanti dalla struttura produttiva dell’impresa, su cui basare la struttura delle aspettative in un modello di valutazione del rischio. Come previsto dall’Accordo di Basilea 2, in un contesto complesso nel quale, accanto ai tradizionali shareholder, vi sono nuovi soggetti (stakeholder) dotati della capacità di «comprendere»4 le variabili derivanti dalla struttura produttiva e organizzativa dell’impresa, l’attività di valutazione e gestione del rischio assume un’importanza centrale. La prospettiva presentata in questa ricerca non trova i limiti tipici del tradizionale problema principale-agente, e consente un ampliamento della visione della corporate governance rispetto a quella esclusivamente contrattualistica. Infatti, una particolare struttura finanziaria conduce a una particolare struttura di governance, e le strutture di governance non sono tutte egualmente efficienti nella selezione dei piani strategici per lo sviluppo dell’impresa. Una selezione efficiente dei piani strategici dell’impresa può quindi diventare l’obiettivo finale di una definizione più completa della corporate governance, intesa come quell’insieme di meccanismi che governano il «sistema» impresa, basati sulla conoscenza, e che hanno come fine ultimo la creazione di valore.

Corporate governance, gestione del rischio e creazione di valore

PEIRONE, DARIO
2009-01-01

Abstract

Questo lavoro ha voluto presentare una possibile applicazione a livello finanziario dell’approccio sistemico all’analisi dell’impresa. Attraverso tale approccio sono stati individuati indicatori economici e organizzativi derivanti dalla struttura produttiva dell’impresa, su cui basare la struttura delle aspettative in un modello di valutazione del rischio. Come previsto dall’Accordo di Basilea 2, in un contesto complesso nel quale, accanto ai tradizionali shareholder, vi sono nuovi soggetti (stakeholder) dotati della capacità di «comprendere»4 le variabili derivanti dalla struttura produttiva e organizzativa dell’impresa, l’attività di valutazione e gestione del rischio assume un’importanza centrale. La prospettiva presentata in questa ricerca non trova i limiti tipici del tradizionale problema principale-agente, e consente un ampliamento della visione della corporate governance rispetto a quella esclusivamente contrattualistica. Infatti, una particolare struttura finanziaria conduce a una particolare struttura di governance, e le strutture di governance non sono tutte egualmente efficienti nella selezione dei piani strategici per lo sviluppo dell’impresa. Una selezione efficiente dei piani strategici dell’impresa può quindi diventare l’obiettivo finale di una definizione più completa della corporate governance, intesa come quell’insieme di meccanismi che governano il «sistema» impresa, basati sulla conoscenza, e che hanno come fine ultimo la creazione di valore.
2009
Corporate governance: governo, controllo e struttura finanziaria
Il Mulino
315
331
9788815132949
A. Miglietta; D. Peirone
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