INTRODUZIONE:La vaccinazione anti-HPV, attualmente offerta in Italia alle ragazze nel dodicesimo anno di età, necessita di un continuo monitoraggio epidemiologico e virologico per poter valutare al meglio l’andamento dell’infezione e dei genotipi circolanti. In un sistema di sorveglianza appare opportuno estendere l’indagine anche alla popolazione maschile, in particolare quella adolescente, potenziale target di future strategie vaccinali. In mancanza di dati di letteratura, il presente studio ha valutato la prevalenza di infezione da HPV in femmine e maschi adolescenti mediante impiego di un test molecolare idoneo alla determinazione e genotipizzazione di HPV a partire da campioni di urine, prelievo di facile raccolta e di buona accettabilità. MATERIALI E METODI: Campioni di urina di adolescenti (11-18 anni), maschi e femmine, sono stati raccolti presso ambulatori di medicina sportiva e/o scuole di diverse città italiane (Torino, Milano, Genova, Firenze, Cagliari e Sassari) nel periodo settembre 2009-luglio 2010. Le urine sono state centrifugate a 4.500xg per 20’; il pellet ottenuto è stato sottoposto ad estrazione degli acidi nucleici (NucliSENS®miniMAG®, BioMérieux, France), successiva amplificazione di un segmento di circa 450 pb di ORF L1 di HPV-DNA e genotipizzazione mediante Restriction Fragment Lenght Polymorphism (RFLP) utilizzando gli enzimi di restrizione RsaI, HaeIII, DdeI (Recombinant Enzyme, BioLabs Inc, New England). RISULTATI: Sono stati analizzati 870 campioni di urina di 369 adolescenti femmine (età media 15.8 aa) e 501 maschi (età media 15.9 aa). HPVDNA era presente nell’1.5% (13/870, IC95% 0.83-2.48) dei soggetti analizzati (età media 16.5 aa) e, in particolare, nel 3% (11/369, IC95% 1.58-5.12) e nello 0.4% (2/501, IC95% 0.07-1.31) rispettivamente dei campioni di soggetti femminili e maschili (p<0.05). Sono stati identificati sia genotipi ad alto (HR-HPV-16, -52 e -66) che a basso rischio oncogeno (LR-HPV-6, -11, -54, -70, -87). Nelle femmine sono state identificate 7 infezioni singole e 4 co-infezioni, mentre nei due maschi le infezioni erano entrambe sostenute da HPV-70. CONCLUSIONI: Questi dati mostrano come l’infezione da HPV, sostenuta da genotipi HR e/o LR, sia presente negli adolescenti, più frequentemente nelle femmine rispetto ai maschi. Il 30.8% e il 46% delle infezioni riscontrate era sostenuto da genotipi inclusi nelle due formulazioni vaccinali. L’utilizzo del campione di urina è una valida alternativa al prelievo cervicale, invasivo e non applicabile alle giovani donne, per ricerca e genotipizzazione di HPV. Sembra inoltre utilizzabile anche per la popolazione maschile, anche se ulteriori indagini risultano necessarie.
Prevalenza di infezione da Human Papillomavirus (hpv) e genotipizzazione virale in campioni di urina raccolti da femmine e maschi adolescenti in Italia
ZOTTI, Carla Maria;MARTINESE, Morena;
2011-01-01
Abstract
INTRODUZIONE:La vaccinazione anti-HPV, attualmente offerta in Italia alle ragazze nel dodicesimo anno di età, necessita di un continuo monitoraggio epidemiologico e virologico per poter valutare al meglio l’andamento dell’infezione e dei genotipi circolanti. In un sistema di sorveglianza appare opportuno estendere l’indagine anche alla popolazione maschile, in particolare quella adolescente, potenziale target di future strategie vaccinali. In mancanza di dati di letteratura, il presente studio ha valutato la prevalenza di infezione da HPV in femmine e maschi adolescenti mediante impiego di un test molecolare idoneo alla determinazione e genotipizzazione di HPV a partire da campioni di urine, prelievo di facile raccolta e di buona accettabilità. MATERIALI E METODI: Campioni di urina di adolescenti (11-18 anni), maschi e femmine, sono stati raccolti presso ambulatori di medicina sportiva e/o scuole di diverse città italiane (Torino, Milano, Genova, Firenze, Cagliari e Sassari) nel periodo settembre 2009-luglio 2010. Le urine sono state centrifugate a 4.500xg per 20’; il pellet ottenuto è stato sottoposto ad estrazione degli acidi nucleici (NucliSENS®miniMAG®, BioMérieux, France), successiva amplificazione di un segmento di circa 450 pb di ORF L1 di HPV-DNA e genotipizzazione mediante Restriction Fragment Lenght Polymorphism (RFLP) utilizzando gli enzimi di restrizione RsaI, HaeIII, DdeI (Recombinant Enzyme, BioLabs Inc, New England). RISULTATI: Sono stati analizzati 870 campioni di urina di 369 adolescenti femmine (età media 15.8 aa) e 501 maschi (età media 15.9 aa). HPVDNA era presente nell’1.5% (13/870, IC95% 0.83-2.48) dei soggetti analizzati (età media 16.5 aa) e, in particolare, nel 3% (11/369, IC95% 1.58-5.12) e nello 0.4% (2/501, IC95% 0.07-1.31) rispettivamente dei campioni di soggetti femminili e maschili (p<0.05). Sono stati identificati sia genotipi ad alto (HR-HPV-16, -52 e -66) che a basso rischio oncogeno (LR-HPV-6, -11, -54, -70, -87). Nelle femmine sono state identificate 7 infezioni singole e 4 co-infezioni, mentre nei due maschi le infezioni erano entrambe sostenute da HPV-70. CONCLUSIONI: Questi dati mostrano come l’infezione da HPV, sostenuta da genotipi HR e/o LR, sia presente negli adolescenti, più frequentemente nelle femmine rispetto ai maschi. Il 30.8% e il 46% delle infezioni riscontrate era sostenuto da genotipi inclusi nelle due formulazioni vaccinali. L’utilizzo del campione di urina è una valida alternativa al prelievo cervicale, invasivo e non applicabile alle giovani donne, per ricerca e genotipizzazione di HPV. Sembra inoltre utilizzabile anche per la popolazione maschile, anche se ulteriori indagini risultano necessarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.