Le lesioni cartilaginee sono di frequente riscontro nella chirurgia ortopedica ed esistono differenti procedure per riparare le lesioni condrali, ottenendo l’attenuazione della sintomatologia algica e il miglioramento della funzionalità. L’approccio ‘one stage’ è particolarmente promettente perché non prevede l’espansione in vitro della sorgente cellulare, ma il suo impianto, con scaffold idoneo, direttamente nel sito di lesione; l’induzione del processo riparativo, pertanto, è ottenuta senza l’esposizione del paziente a multipli interventi chirurgici e senza i costi relativi alle colture cellulari in laboratorio. Lo studio introduce un nuovo sistema ‘one stage’ per la rparazione cartilaginea utilizzando frammenti cartilaginei autologhi come sorgente cellulare e stimolo pro-condrogenico, veicolati in uno scaffold ibrido riassorbibile composto da colla di fibrina diluita, acido ialuronico, e plasma ricco di piastrine. In vitro:espianti cartilaginei sono stati ottenuti durante interventi ortopedici routinari in umana o da animali da esperimento (conigli) e, dopo opportuna preparazione, i frammenti sono stati distribuiti alla superficie dello scaffold e posti in terreno di coltura standard per 1 e 2 mesi. In vivo:su coniglio, sono stati creati difetti in corrispondenza della regione centrale della troclea femorale in 30 animali suddivisi in 3 gruppi. Nel gruppo “caso”: la lesione è stata trattata con il costrutto completo (frammenti di cartilagine autologa + scaffold), nel gruppo “controllo 1”: la lesione è stata trattata solo con scaffold; nel gruppo “controllo 2”: la lesione non è stata trattata. Sia in vitro sia in vivo, i frammenti di cartilagine autologhi, veicolati all’;interno dello scaffold ibrido, hanno rappresentato una sorgente idonea di cellule e stimoli pro-condrogenici. Sebbene ulteriori trials su grosso animale siano necessari per confermare i risultati ottenuti, lo studio rappresenta una nuova premessa per la riparazione “one stage” di lesioni osteocondrali.
Riparazione di lesioni condrali “one stage”; con frammenti di cartilagine autologa in scaffold ibrido: studio in vitro e in vivo su modello animale.
CASTOLDI, Filippo;ROSSI, Roberto;PEIRONE, Bruno;MAUTHE DEGERFELD, Mitzy;
2008-01-01
Abstract
Le lesioni cartilaginee sono di frequente riscontro nella chirurgia ortopedica ed esistono differenti procedure per riparare le lesioni condrali, ottenendo l’attenuazione della sintomatologia algica e il miglioramento della funzionalità. L’approccio ‘one stage’ è particolarmente promettente perché non prevede l’espansione in vitro della sorgente cellulare, ma il suo impianto, con scaffold idoneo, direttamente nel sito di lesione; l’induzione del processo riparativo, pertanto, è ottenuta senza l’esposizione del paziente a multipli interventi chirurgici e senza i costi relativi alle colture cellulari in laboratorio. Lo studio introduce un nuovo sistema ‘one stage’ per la rparazione cartilaginea utilizzando frammenti cartilaginei autologhi come sorgente cellulare e stimolo pro-condrogenico, veicolati in uno scaffold ibrido riassorbibile composto da colla di fibrina diluita, acido ialuronico, e plasma ricco di piastrine. In vitro:espianti cartilaginei sono stati ottenuti durante interventi ortopedici routinari in umana o da animali da esperimento (conigli) e, dopo opportuna preparazione, i frammenti sono stati distribuiti alla superficie dello scaffold e posti in terreno di coltura standard per 1 e 2 mesi. In vivo:su coniglio, sono stati creati difetti in corrispondenza della regione centrale della troclea femorale in 30 animali suddivisi in 3 gruppi. Nel gruppo “caso”: la lesione è stata trattata con il costrutto completo (frammenti di cartilagine autologa + scaffold), nel gruppo “controllo 1”: la lesione è stata trattata solo con scaffold; nel gruppo “controllo 2”: la lesione non è stata trattata. Sia in vitro sia in vivo, i frammenti di cartilagine autologhi, veicolati all’;interno dello scaffold ibrido, hanno rappresentato una sorgente idonea di cellule e stimoli pro-condrogenici. Sebbene ulteriori trials su grosso animale siano necessari per confermare i risultati ottenuti, lo studio rappresenta una nuova premessa per la riparazione “one stage” di lesioni osteocondrali.File | Dimensione | Formato | |
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