Il disturbo nautico, particolarmente importante ed invasivo al pari di altre forme di inquinamento, influisce sulla struttura delle comunità marine e può essere causa di deviazioni comportamentali. I suoi effetti sono stati valutati su Chromis chromis, che può essere considerata un buon indicatore di impatto ambientale, confrontando le strategie comportamentali di popolazioni residenti in Zona A (riserva integrale), e in Zona B (riserva generale) dell’AMP di Capo Gallo e Isola Delle Femmine (Palermo). Sono state realizzate delle videoriprese subacquee nei giorni feriali e festivi, suddivise in tre momenti giornalieri (mattina, pomeriggio e sera) in relazione ad un differente grado di traffico nautico. Successivamente il comportamento registrato è stato analizzato con il software JWatcher, con cui sono state analizzate le frequenze di 3 categorie comportamentali: nuoto lento, nuoto veloce e stop. Per linee generali le Chromis residenti in Zona A hanno espresso un maggior numero di comportamenti nell’unità di tempo, rispetto a quelle in Zona B. In entrambe le popolazioni la categoria maggiormente espressa è stato il nuoto lento (> 75%), con cui questa specie esplica il searching food, non si sono avute differenze significative per il nuoto veloce, ma in Zona A sono risultati maggiori i momenti di stop, che gli individui usano per orientarsi e per interagire con i conspecifici.
Effetti del traffico nautico sul comportamento di Chromis chromis
BRACCIALI, CLAUDIA;GIACOMA, Cristina;
2011-01-01
Abstract
Il disturbo nautico, particolarmente importante ed invasivo al pari di altre forme di inquinamento, influisce sulla struttura delle comunità marine e può essere causa di deviazioni comportamentali. I suoi effetti sono stati valutati su Chromis chromis, che può essere considerata un buon indicatore di impatto ambientale, confrontando le strategie comportamentali di popolazioni residenti in Zona A (riserva integrale), e in Zona B (riserva generale) dell’AMP di Capo Gallo e Isola Delle Femmine (Palermo). Sono state realizzate delle videoriprese subacquee nei giorni feriali e festivi, suddivise in tre momenti giornalieri (mattina, pomeriggio e sera) in relazione ad un differente grado di traffico nautico. Successivamente il comportamento registrato è stato analizzato con il software JWatcher, con cui sono state analizzate le frequenze di 3 categorie comportamentali: nuoto lento, nuoto veloce e stop. Per linee generali le Chromis residenti in Zona A hanno espresso un maggior numero di comportamenti nell’unità di tempo, rispetto a quelle in Zona B. In entrambe le popolazioni la categoria maggiormente espressa è stato il nuoto lento (> 75%), con cui questa specie esplica il searching food, non si sono avute differenze significative per il nuoto veloce, ma in Zona A sono risultati maggiori i momenti di stop, che gli individui usano per orientarsi e per interagire con i conspecifici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.