L’ottimizzazione d'uso delle risorse idriche, ed ambientali in genere, nell’ambito della filiera agroalimentare è un elemento imprescindibile per uno sviluppo economico ecosostenibile delle attività produttive di un territorio. Nell’ultimo decennio, tuttavia, l'aggravarsi dell’incidenza delle gelate tardive sulle colture agrarie, conseguente al cambiamento climatico in atto congiuntamente ai suoi effetti sul ciclo vegetativo, hanno reso necessari interventi di difesa spesso onerosi da un punto di vista economico ed ambientale, incrementando il peso dei costi energetici ed ecologici sul prodotto finito. L’adozione di adeguati ed efficienti sistemi di difesa antigelo è diventata, soprattutto per gli areali ad indirizzo frutticolo soggetti al rischio di gelate, una scelta obbligata: mantenere una costante produttività, in concomitanza con avverse condizioni meteorologiche, significa preservare l’equilibrio aziendale e salvaguardare l’occupazione, sia direttamente in azienda sia come indotto legato all’attività di trasformazione agroindustriale e terziaria. La tecnologia oggetto del presente studio, ampiamente adottata negli USA ma innovativa sia a livello italiano che europeo, si basa sulla microaspersione sottochioma. In California il sistema, ottimizzato rispetto alle condizioni climatiche locali, ha prodotto risultati molto interessanti in termini di grado di protezione e di riduzione dei consumi d’acqua. Tali risultati potrebbero essere estesi anche nell’ambito della frutticoltura piemontese e diffusi a livello nazionale/europeo, una volta individuate le specifiche soluzioni progettuali da adottare e le condizioni ottimali di utilizzo e conduzione dell'impianto. Il progetto si propone, quindi, di mettere a punto, in primo luogo, un protocollo per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema e, in secondo luogo, un prototipo testato ed ottimizzato di impianto dedicato e tarato per gli areali tipici piemontesi (e, in generale, nazionali).
Progetto FruitDeFrost (2011-2012) - Impianti innovativi di microirrigazione sottochioma per la protezione antibrina dei frutteti: validazione e definizione di un protocollo di conduzione per la sostenibilità e la competitività delle aziende frutticole.
BECCARO, GABRIELE LORIS;CAVALLETTO, Silvia;GAY, Paolo;RICAUDA AIMONINO, Davide
2013-01-01
Abstract
L’ottimizzazione d'uso delle risorse idriche, ed ambientali in genere, nell’ambito della filiera agroalimentare è un elemento imprescindibile per uno sviluppo economico ecosostenibile delle attività produttive di un territorio. Nell’ultimo decennio, tuttavia, l'aggravarsi dell’incidenza delle gelate tardive sulle colture agrarie, conseguente al cambiamento climatico in atto congiuntamente ai suoi effetti sul ciclo vegetativo, hanno reso necessari interventi di difesa spesso onerosi da un punto di vista economico ed ambientale, incrementando il peso dei costi energetici ed ecologici sul prodotto finito. L’adozione di adeguati ed efficienti sistemi di difesa antigelo è diventata, soprattutto per gli areali ad indirizzo frutticolo soggetti al rischio di gelate, una scelta obbligata: mantenere una costante produttività, in concomitanza con avverse condizioni meteorologiche, significa preservare l’equilibrio aziendale e salvaguardare l’occupazione, sia direttamente in azienda sia come indotto legato all’attività di trasformazione agroindustriale e terziaria. La tecnologia oggetto del presente studio, ampiamente adottata negli USA ma innovativa sia a livello italiano che europeo, si basa sulla microaspersione sottochioma. In California il sistema, ottimizzato rispetto alle condizioni climatiche locali, ha prodotto risultati molto interessanti in termini di grado di protezione e di riduzione dei consumi d’acqua. Tali risultati potrebbero essere estesi anche nell’ambito della frutticoltura piemontese e diffusi a livello nazionale/europeo, una volta individuate le specifiche soluzioni progettuali da adottare e le condizioni ottimali di utilizzo e conduzione dell'impianto. Il progetto si propone, quindi, di mettere a punto, in primo luogo, un protocollo per la valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema e, in secondo luogo, un prototipo testato ed ottimizzato di impianto dedicato e tarato per gli areali tipici piemontesi (e, in generale, nazionali).
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