Introduzione ed obiettivi: Una delle più temute complicanze postoperatorie nella riassegnazione chirurgica del sesso in senso andro-ginoide è la stenosi della neovagina la sua completa coartazione. Per ridurre al minimo il rischio di tale evenienza è indispensabile che l’intervento chirurgico sia svolto correttamente, ma anche la stretta collaborazione della paziente nel post-operatorio, quando è chiamata a gestire adeguatamente la neovagina mediante le dilatazioni. Materiali e metodi: Da Marzo 2005 ad Aprile 2012 presso il CIDIGeM di Torino sono stati sottoposti ad intervento di RCS 42 pazienti transessuali Mto F. Di questi, 8 sono andati incontro ad una stenosi della neovagina e 3 ad una completa coartazione. Abbiamo analizzato i principali fattori demografici, anamnestici, psicologici e perioperatori di queste pazienti, con l’obiettivo di evidenziare le possibili correlazioni con le suddette complicanze postoperatorie. Risultati: L’incidenza delle stenosi neovaginali risulta maggiore nelle pazienti di nazionalità italiana, rispetto alle straniere, sebbene non vi sia una differenza statisticamente significativa (p = 0,53). Il gruppo di pazienti che hanno sviluppato una stenosi sono arrivate all’intervento di RCS ad un età media di 29 anni [20- 53], più giovani rispetto al gruppo senza stenosi che ha età media 34 anni [18-63] (p value 0,39). L’incidenza di complicanze aumenta nelle pazienti con diagnosi di patologia psichiatrica durante il percorso di transizione, con prevalenza aumentata dei disturbi dell’asse I ma senza una significatività statistica (p = 0,47). Infine l’incidenza delle stenosi non ha una relazione statisticamente significativa con l’anno di esecuzione del RCS e non può pertanto essere correlato con la curva di apprendimento dell’equipe chirurgica del nostro centro (p = 0,39). Ciò che invece appare evidente è la scarsa compliance post-operatoria nel programma di dilatazioni (considerata per un numero di dilatazioni settimanali inferiori a 4) nelle pazienti con coartazione completa della neovagina(p = 0,02) Conclusioni: Dallo studio non risultano condizioni associate in misura statisticamente significativa con l’incidenza di di stenosi della neovagina. Pertanto uno stretto follow-up postoperatorio è imperativo in tutti i pazienti sottoposti ad intervento di RCS in senso MtoF con particolare attenzione alla compliance per le dilatazioni della neovagina.
STENOSI DELLA NEOVAGINA IN SOGGETTI SOTTOPOSTI A RIASSEGNAZIONE CHIRURGICA DEL SESSO MTOF: ESISTONO FATTORI DI RISCHIO?
ROLLE, Luigi;CERUTI, Carlo;GALLETTO, ELISA LUCIA;FALCONE, MARCO;FONTANA, Dario
2012-01-01
Abstract
Introduzione ed obiettivi: Una delle più temute complicanze postoperatorie nella riassegnazione chirurgica del sesso in senso andro-ginoide è la stenosi della neovagina la sua completa coartazione. Per ridurre al minimo il rischio di tale evenienza è indispensabile che l’intervento chirurgico sia svolto correttamente, ma anche la stretta collaborazione della paziente nel post-operatorio, quando è chiamata a gestire adeguatamente la neovagina mediante le dilatazioni. Materiali e metodi: Da Marzo 2005 ad Aprile 2012 presso il CIDIGeM di Torino sono stati sottoposti ad intervento di RCS 42 pazienti transessuali Mto F. Di questi, 8 sono andati incontro ad una stenosi della neovagina e 3 ad una completa coartazione. Abbiamo analizzato i principali fattori demografici, anamnestici, psicologici e perioperatori di queste pazienti, con l’obiettivo di evidenziare le possibili correlazioni con le suddette complicanze postoperatorie. Risultati: L’incidenza delle stenosi neovaginali risulta maggiore nelle pazienti di nazionalità italiana, rispetto alle straniere, sebbene non vi sia una differenza statisticamente significativa (p = 0,53). Il gruppo di pazienti che hanno sviluppato una stenosi sono arrivate all’intervento di RCS ad un età media di 29 anni [20- 53], più giovani rispetto al gruppo senza stenosi che ha età media 34 anni [18-63] (p value 0,39). L’incidenza di complicanze aumenta nelle pazienti con diagnosi di patologia psichiatrica durante il percorso di transizione, con prevalenza aumentata dei disturbi dell’asse I ma senza una significatività statistica (p = 0,47). Infine l’incidenza delle stenosi non ha una relazione statisticamente significativa con l’anno di esecuzione del RCS e non può pertanto essere correlato con la curva di apprendimento dell’equipe chirurgica del nostro centro (p = 0,39). Ciò che invece appare evidente è la scarsa compliance post-operatoria nel programma di dilatazioni (considerata per un numero di dilatazioni settimanali inferiori a 4) nelle pazienti con coartazione completa della neovagina(p = 0,02) Conclusioni: Dallo studio non risultano condizioni associate in misura statisticamente significativa con l’incidenza di di stenosi della neovagina. Pertanto uno stretto follow-up postoperatorio è imperativo in tutti i pazienti sottoposti ad intervento di RCS in senso MtoF con particolare attenzione alla compliance per le dilatazioni della neovagina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.