I disturbi pervasivi di sviluppo (DPS) presentano una fenomenologia clinica estremamente complessa ed articolata che richiede un approccio diagnostico multidisciplinare ed integrato specificamente mirato alle esigenze di ciascun paziente. Nell’ambito degli accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio che pratichiamo routinariamente ai nostri pazienti desideriamo focalizzare l’attenzione sugli strumenti operativi che meglio consentono un’approfondita comprensione degli aspetti cognitivi, comunicativi, affettivo-relazionali e neuropsicomotori peculiari di ciascun paziente. Nella nostra esperienza una valutazione obiettiva delle competenze cognitive e delle funzioni neuropsicomotorie costituisce un prerequisito fondamentale sia nella programmazione dell’intervento riabilitativo che nella verifica dei risultati. In questa ottica abbiamo elaborato un protocollo diagnostico (scala di rating) il cui fine è di definire lo “stile neuropsicomotorio” del singolo bambino, allo scopo di identificare le abilità neuropsicomotorie disponibili, evidenziare le eventuali disfunzioni e la loro ricaduta sulla sintomatologia autistica nel suo complesso e di conseguenza pianificare l’intervento terapeutico più appropriato. Nel contesto del setting neuropsicomotorio il protocollo valuta con parametri quantitativi l’abilità del bambino a risolvere problemi e lo stile comunicativo e relazionale nell’approccio all’ambiente e agli oggetti. L’applicazione della scala su un’ampia casistica ha dimostrato la sua validità a livello diagnostico. Nell’attuale contributo ci proponiamo di verificare l’utilità e la validità della scala quale strumento di monitoraggio del trattamento riabilitativo neuropsicomotorio a breve e medio termine in un campione di soggetti seguiti presso la Neuropsichiatria Infantile dell’ASL 1 di Torino. Si valuterà inoltre la potenziale utilità prognostica della scala confrontando le previsioni evolutive al momento dell’assessment con i risultati ottenuti in termini di punteggio nel corso del trattamento.
L’approccio diagnostico integrato nei disturbi pervasivi dellosviluppo: da un nuovo protocollo di valutazione neuropsicomotoria al trattamento riabilitativo
GANDIONE, Marina;RIGARDETTO, Roberto;
2009-01-01
Abstract
I disturbi pervasivi di sviluppo (DPS) presentano una fenomenologia clinica estremamente complessa ed articolata che richiede un approccio diagnostico multidisciplinare ed integrato specificamente mirato alle esigenze di ciascun paziente. Nell’ambito degli accertamenti clinici, strumentali e di laboratorio che pratichiamo routinariamente ai nostri pazienti desideriamo focalizzare l’attenzione sugli strumenti operativi che meglio consentono un’approfondita comprensione degli aspetti cognitivi, comunicativi, affettivo-relazionali e neuropsicomotori peculiari di ciascun paziente. Nella nostra esperienza una valutazione obiettiva delle competenze cognitive e delle funzioni neuropsicomotorie costituisce un prerequisito fondamentale sia nella programmazione dell’intervento riabilitativo che nella verifica dei risultati. In questa ottica abbiamo elaborato un protocollo diagnostico (scala di rating) il cui fine è di definire lo “stile neuropsicomotorio” del singolo bambino, allo scopo di identificare le abilità neuropsicomotorie disponibili, evidenziare le eventuali disfunzioni e la loro ricaduta sulla sintomatologia autistica nel suo complesso e di conseguenza pianificare l’intervento terapeutico più appropriato. Nel contesto del setting neuropsicomotorio il protocollo valuta con parametri quantitativi l’abilità del bambino a risolvere problemi e lo stile comunicativo e relazionale nell’approccio all’ambiente e agli oggetti. L’applicazione della scala su un’ampia casistica ha dimostrato la sua validità a livello diagnostico. Nell’attuale contributo ci proponiamo di verificare l’utilità e la validità della scala quale strumento di monitoraggio del trattamento riabilitativo neuropsicomotorio a breve e medio termine in un campione di soggetti seguiti presso la Neuropsichiatria Infantile dell’ASL 1 di Torino. Si valuterà inoltre la potenziale utilità prognostica della scala confrontando le previsioni evolutive al momento dell’assessment con i risultati ottenuti in termini di punteggio nel corso del trattamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.