Introduzione ed obiettivi: Il disturbo di identità di genere è una condizione clinica che può essere associata a diversi disturbi della sfera psichica. Il nostro obiettivo è quello di valutare quale sia l’effetto sulla psiche dell’intervento di rassegnazione chirurgica del sesso dei pazienti transessuali MtoF con un’anamnesi preoperatoria positiva per disturbi di tipo psichiatrico. Materiali e metodi: Dal 2005 al 2012 presso il CIDIGeM (centro interdipartimentale disturbo dell’identità di genere Molinette) si sono registrati globalmente 281 accessi, di cui 191 con diagnosi confermata di D.I.G. (142 MtoF, 49 FtoM), età media 33,4 (18-63); 45 pazienti sono stati sottoposti a intervento di riassegnazione chirurgica del sesso presso il nostro Centro. È stata rivista retrospettivamente la documentazione relativa alle consulenze psichiatriche pre e postoperatorie dei soggetti sottoposti a RCS valutando eventuali variazioni in termini di funzionamento psichico globale; ogni paziente era stato valutato da 2 specialisti della salute mentale esperti in D.I.G. mediante colloquio clinico psicologico e psichiatrico. Risultati: L’incidenza di comorbidità psichiatriche si assesta al 58,1%. In particolare sono risultati presenti disturbi dell’asse I nel 43,2% di questi pazienti, disturbi dell’asse II nel 20% (principalmente disturbi di personalità del cluster B), mentre nel 23% sono risultati presenti disturbi di entrambi gli assi. Fra i 36 pazienti a tutt’oggi recuperati al follow up 6 mesi dopo l’intervento di RCS, 15 presentavano un netto miglioramento del quadro psichiatrico (42%), 11 avevano un quadro stabile, mentre 10 (27%) avevano aggravato la loro situazione clinica. Comunque il 91% dei pazienti, indipendentemente dall’outcome chirurgico e psicologico, si è dichiarato soddisfatto di aver effettuato l’RCS. Non sono inoltre emersi elementi preoperatori predittivi dell’outcome psichiatrico. Conclusioni: Il disturbo di identità di genere è condizione che può essere gravata da diverse comorbidità psichiatriche. L’intervento di rassegnazione chirurgica del sesso può contribuire positivamente al miglioramento del benessere soggettivo e porta ad un miglioramento del quadro psichiatrico in più del 40% dei casi. Poiché in alcuni pazienti si registra il peggioramento del quadro psicopatologico, in assenza di fattori predittivi, è necessario il follow-up psicologico e psichiatrico postoperatorio.
L’INTERVENTO DI RIASSEGNAZIONE CHIRURGICA DEL SESSO INDUCE VARIAZIONI NEL FUNZIONAMENTO PSICHICO GLOBALE?
ROLLE, Luigi;CERUTI, Carlo;GALLETTO, ELISA LUCIA;FALCONE, MARCO;FONTANA, Dario
2012-01-01
Abstract
Introduzione ed obiettivi: Il disturbo di identità di genere è una condizione clinica che può essere associata a diversi disturbi della sfera psichica. Il nostro obiettivo è quello di valutare quale sia l’effetto sulla psiche dell’intervento di rassegnazione chirurgica del sesso dei pazienti transessuali MtoF con un’anamnesi preoperatoria positiva per disturbi di tipo psichiatrico. Materiali e metodi: Dal 2005 al 2012 presso il CIDIGeM (centro interdipartimentale disturbo dell’identità di genere Molinette) si sono registrati globalmente 281 accessi, di cui 191 con diagnosi confermata di D.I.G. (142 MtoF, 49 FtoM), età media 33,4 (18-63); 45 pazienti sono stati sottoposti a intervento di riassegnazione chirurgica del sesso presso il nostro Centro. È stata rivista retrospettivamente la documentazione relativa alle consulenze psichiatriche pre e postoperatorie dei soggetti sottoposti a RCS valutando eventuali variazioni in termini di funzionamento psichico globale; ogni paziente era stato valutato da 2 specialisti della salute mentale esperti in D.I.G. mediante colloquio clinico psicologico e psichiatrico. Risultati: L’incidenza di comorbidità psichiatriche si assesta al 58,1%. In particolare sono risultati presenti disturbi dell’asse I nel 43,2% di questi pazienti, disturbi dell’asse II nel 20% (principalmente disturbi di personalità del cluster B), mentre nel 23% sono risultati presenti disturbi di entrambi gli assi. Fra i 36 pazienti a tutt’oggi recuperati al follow up 6 mesi dopo l’intervento di RCS, 15 presentavano un netto miglioramento del quadro psichiatrico (42%), 11 avevano un quadro stabile, mentre 10 (27%) avevano aggravato la loro situazione clinica. Comunque il 91% dei pazienti, indipendentemente dall’outcome chirurgico e psicologico, si è dichiarato soddisfatto di aver effettuato l’RCS. Non sono inoltre emersi elementi preoperatori predittivi dell’outcome psichiatrico. Conclusioni: Il disturbo di identità di genere è condizione che può essere gravata da diverse comorbidità psichiatriche. L’intervento di rassegnazione chirurgica del sesso può contribuire positivamente al miglioramento del benessere soggettivo e porta ad un miglioramento del quadro psichiatrico in più del 40% dei casi. Poiché in alcuni pazienti si registra il peggioramento del quadro psicopatologico, in assenza di fattori predittivi, è necessario il follow-up psicologico e psichiatrico postoperatorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.