Introduzione ed obiettivi: Con l’utilizzo sempre più frequente dell’ecografia scrotale nella diagnosi di patologie scrotali, l’individuazione di noduli testicolari ipoecogeni non palpabili rappresenta un problema emergente, di non univoca gestione. Infatti, non esistono attualmente delle linee guida condivise sulla gestione di tali lesioni. Riportiamo la nostra casistica di pazienti con riscontro incidentale di lesioni ipoecogene non palpabili testicolari, sottoposti ad esplorativa microchirurgica ’testis sparing’. Materiali e metodi: Abbiamo analizzato retrospettivamente la storia clinica di 35 pazienti, di età compresa tra i 22 e i 57 anni, sottoposti presso il nostro centro ad esplorazione testicolare microchirurgica, dall’Aprile 2003 all’Aprile 2012, e sottoposti a follow up clinico ed ecografico. Risultati: Il lato colpito dalla lesione era il sinistro nel 65% dei casi e il destro nel 35%, il diametro medio della lesione era 4,9 mm (range 1,7-16). Nel 35% dei casi la lesione è stata diagnosticata incidentalmente durante lo studio di un’azoospermia. Nel 60% dei casi l’approfondimento ecografico con il riscontro del nodulo ipoecogeno è stato prescritto in seguito ad orchialgia. Tutti i pazienti avevano a-FP, ß-HCG e LDH nei range di norma. L’esplorazione microchirurgica ha permesso di individuare ed asportare la lesione in tutti i pazienti. L’esame intraoperatorio al congelatore ha evidenziato lesioni benigne in 29 casi, una neoplasia intratubulare in 2 casi e un seminoma in 4 casi. I pazienti con diagnosi al congelatore di lesione maligna sono stati quindi sottoposti ad orchiectomia. L’esame al congelatore è stato confermato in tutti i casi, ad eccetto di 2 pazienti, in cui una diagnosi estemporanea di benignità è stata poi sostituita da una diagnosi definitiva rispettivamente di seminoma e teratoma che ha richiesto l’esecuzione dell’orchifunicolectomia in un secondo tempo. Attualmente, ad un follow-up medio di 41 mesi, non si sono riscontrate complicanze postoperatorie (atrofia testicolare) né recidive di malattia, né quadri di ipogonadismo. Conclusioni: L’esplorazione testicolare microchirurgica ’testis sparing’ con esame al congelatore risulta in base alla nostra casisitica una tecnica sicura, affidabile e efficace nella gestione dei noduli ipoecogeni testicolari. Tale approccio è particolarmente utile nei pazienti monorchidi o desiderosi di una futura paternità, in quanto è possibile procedere contestualmente a micro- TeSE nei pazienti azoospermici
NOVE ANNI DI ESPERIENZA NELL’ESPLORAZIONE MICROCHIRURGICA TESTICOLARE PER NODULI IPOECOGENI NON PALPABILI
ROLLE, Luigi;CERUTI, Carlo;GALLETTO, ELISA LUCIA;FALCONE, MARCO;FONTANA, Dario
2012-01-01
Abstract
Introduzione ed obiettivi: Con l’utilizzo sempre più frequente dell’ecografia scrotale nella diagnosi di patologie scrotali, l’individuazione di noduli testicolari ipoecogeni non palpabili rappresenta un problema emergente, di non univoca gestione. Infatti, non esistono attualmente delle linee guida condivise sulla gestione di tali lesioni. Riportiamo la nostra casistica di pazienti con riscontro incidentale di lesioni ipoecogene non palpabili testicolari, sottoposti ad esplorativa microchirurgica ’testis sparing’. Materiali e metodi: Abbiamo analizzato retrospettivamente la storia clinica di 35 pazienti, di età compresa tra i 22 e i 57 anni, sottoposti presso il nostro centro ad esplorazione testicolare microchirurgica, dall’Aprile 2003 all’Aprile 2012, e sottoposti a follow up clinico ed ecografico. Risultati: Il lato colpito dalla lesione era il sinistro nel 65% dei casi e il destro nel 35%, il diametro medio della lesione era 4,9 mm (range 1,7-16). Nel 35% dei casi la lesione è stata diagnosticata incidentalmente durante lo studio di un’azoospermia. Nel 60% dei casi l’approfondimento ecografico con il riscontro del nodulo ipoecogeno è stato prescritto in seguito ad orchialgia. Tutti i pazienti avevano a-FP, ß-HCG e LDH nei range di norma. L’esplorazione microchirurgica ha permesso di individuare ed asportare la lesione in tutti i pazienti. L’esame intraoperatorio al congelatore ha evidenziato lesioni benigne in 29 casi, una neoplasia intratubulare in 2 casi e un seminoma in 4 casi. I pazienti con diagnosi al congelatore di lesione maligna sono stati quindi sottoposti ad orchiectomia. L’esame al congelatore è stato confermato in tutti i casi, ad eccetto di 2 pazienti, in cui una diagnosi estemporanea di benignità è stata poi sostituita da una diagnosi definitiva rispettivamente di seminoma e teratoma che ha richiesto l’esecuzione dell’orchifunicolectomia in un secondo tempo. Attualmente, ad un follow-up medio di 41 mesi, non si sono riscontrate complicanze postoperatorie (atrofia testicolare) né recidive di malattia, né quadri di ipogonadismo. Conclusioni: L’esplorazione testicolare microchirurgica ’testis sparing’ con esame al congelatore risulta in base alla nostra casisitica una tecnica sicura, affidabile e efficace nella gestione dei noduli ipoecogeni testicolari. Tale approccio è particolarmente utile nei pazienti monorchidi o desiderosi di una futura paternità, in quanto è possibile procedere contestualmente a micro- TeSE nei pazienti azoospermiciI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.