L'area del Plan di Modzon, nella conca del Fallèrepaes, è ubicata nel versante sinistro della Valle d'Aosta ad una quota compresa tra 2260 e 2300 m e presenta una morfologia particolare nell'ambito del paesaggio valdostano. Corrisponde all'ampio fondovalle di un bacino tributario, la Valle Verrogne, sensibilmente sospeso rispetto alla valle principale (700 m a.s.l.) che, a seguito della diversione del Ghiacciaio di Verrogne, appare privo di un evidente fianco vallivo sinistro e in relativa continuità con la testata di un altro bacino laterale, la Valle Clusellaz. Il substrato metamorfico, costituito principalmente da calcescisti, micascisti e gneiss a grana fine, ha subito importanti fenomeni di allentamento e collasso gravitativo in relazione allo sviluppo dell'estesa DGPV di P. Leysser, particolarmente attiva nel Tardoglaciale. La DGPV, oltre a favorire il modellamento glaciale e la stessa diversione, ha condizionato lo sviluppo della morfologia articolata del ripiano e ha reso meno acclive l'accesso dalla valle principale. Le particolari condizioni morfologiche dell'area, derivanti dall'interconnessione tra modellamento glaciale e sviluppo della DGPV, hanno determinato la percezione da parte dell'uomo preistorico di un paesaggio di alta montagna, al limite superiore del bosco, adatto alla frequentazione. Su un'area di circa 0,2 km2 sono noti nove siti archeologici, di cui due interessati da attività di scavo, che hanno permesso di individuare insediamenti riferibili al Mesolitico, al Neolitico Medio e all'Età del Rame.

La percezione del paesaggio di alta montagna da parte dell'uomo preistorico: l'esempio dell'area di Plan di Modzon nella Conca del Fallère 2 (Valle d'Aosta, Italia nordoccidentale)

FORNO, Maria Gabriella;GATTIGLIO, Marco;GIANOTTI, FRANCO;
2014-01-01

Abstract

L'area del Plan di Modzon, nella conca del Fallèrepaes, è ubicata nel versante sinistro della Valle d'Aosta ad una quota compresa tra 2260 e 2300 m e presenta una morfologia particolare nell'ambito del paesaggio valdostano. Corrisponde all'ampio fondovalle di un bacino tributario, la Valle Verrogne, sensibilmente sospeso rispetto alla valle principale (700 m a.s.l.) che, a seguito della diversione del Ghiacciaio di Verrogne, appare privo di un evidente fianco vallivo sinistro e in relativa continuità con la testata di un altro bacino laterale, la Valle Clusellaz. Il substrato metamorfico, costituito principalmente da calcescisti, micascisti e gneiss a grana fine, ha subito importanti fenomeni di allentamento e collasso gravitativo in relazione allo sviluppo dell'estesa DGPV di P. Leysser, particolarmente attiva nel Tardoglaciale. La DGPV, oltre a favorire il modellamento glaciale e la stessa diversione, ha condizionato lo sviluppo della morfologia articolata del ripiano e ha reso meno acclive l'accesso dalla valle principale. Le particolari condizioni morfologiche dell'area, derivanti dall'interconnessione tra modellamento glaciale e sviluppo della DGPV, hanno determinato la percezione da parte dell'uomo preistorico di un paesaggio di alta montagna, al limite superiore del bosco, adatto alla frequentazione. Su un'area di circa 0,2 km2 sono noti nove siti archeologici, di cui due interessati da attività di scavo, che hanno permesso di individuare insediamenti riferibili al Mesolitico, al Neolitico Medio e all'Età del Rame.
2014
Atti del Convegno in memoria di Lucilia Gregori
Perugia
19-22 febbraio 2013
DIALOGO INTORNO AL PAESAGGIO PERCEZIONE , INTERPRETAZIONE , RAPPRESENTAZIONE
Università degli Studi di Perugia
4
233
245
http://www.ctl.unipg.it
paesaggio; DGPV; Plan di Modzon; Mesolitico; Neolitico
MARIA GABRIELLA FORNO; MARCO GATTIGLIO; FRANCO GIANOTTI; ANTONIO GUERRESCHI; LUCA RAITERI
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