Sommario È noto l’interesse di De Sanctis per Alfieri, in particolare per la sua produzione tragica. Il ritratto alfieriano offertoci dal critico irpino è quello di un letterato costantemente alla ricerca di se stesso, determinato a creare la « tragedia delle tragedie ». Alfieri si propone, attraverso un percorso complesso che De Sanctis riesce a tracciare con rara finezza interpretativa, un « ideale altissimo di tragica perfezione », che da un lato porti a compimento quanto in ambito tragico era stato fatto da chi lo aveva preceduto, dall’altro gli consenta di dar voce al suo tempo come al suo animo « tutto passione ». Leggendo Alfieri, De Sanctis prende posizione nei confronti di interpreti meno attrezzati e sensibili di lui e ci regala pagine sorprendentemente felici, che rivelano la grande sintonia fra tragediografo e critico e si mostrano disseminate di intuizioni che saranno poi riprese da lettori che, in tempi più recenti, guarderanno proprio a De Sanctis.---------------------------------------------------------- Abstract Many are well aware of De Sanctis’ interest in Alfieri, particularly in his tragedies. The portrait of the writer depicted by the critic is that of a man of letters who was constantly in search of himself and determined to create «the tragedy of all tragedies». Alfieri set himself a complex course toward an «extremely high ideal of tragic perfection», one which De Sanctis succeeds in interpreting with remarkable finesse ; such an ideal brings to completion all that had been done by Alfieri’s predecessors in tragedy, while at the same time allowing him to give voice both to the period in which he wrote and to his «passion-wrought» soul. In his analysis of Alfieri, De Sanctis takes a stand against less capable and less sensitive scholars, providing us with surprisingly insightful pages. The latter reveal the critic’s heightened understanding of the tragic playwright and offer a number of intuitions which have since been drawn upon by more recent critics looking directly to De Sanctis for inspiration.
«La tragedia delle tragedie»: l’Alfieri di De Sanctis, «un ideale altissimo di tragica perfezione»
NAY, Laura
2015-01-01
Abstract
Sommario È noto l’interesse di De Sanctis per Alfieri, in particolare per la sua produzione tragica. Il ritratto alfieriano offertoci dal critico irpino è quello di un letterato costantemente alla ricerca di se stesso, determinato a creare la « tragedia delle tragedie ». Alfieri si propone, attraverso un percorso complesso che De Sanctis riesce a tracciare con rara finezza interpretativa, un « ideale altissimo di tragica perfezione », che da un lato porti a compimento quanto in ambito tragico era stato fatto da chi lo aveva preceduto, dall’altro gli consenta di dar voce al suo tempo come al suo animo « tutto passione ». Leggendo Alfieri, De Sanctis prende posizione nei confronti di interpreti meno attrezzati e sensibili di lui e ci regala pagine sorprendentemente felici, che rivelano la grande sintonia fra tragediografo e critico e si mostrano disseminate di intuizioni che saranno poi riprese da lettori che, in tempi più recenti, guarderanno proprio a De Sanctis.---------------------------------------------------------- Abstract Many are well aware of De Sanctis’ interest in Alfieri, particularly in his tragedies. The portrait of the writer depicted by the critic is that of a man of letters who was constantly in search of himself and determined to create «the tragedy of all tragedies». Alfieri set himself a complex course toward an «extremely high ideal of tragic perfection», one which De Sanctis succeeds in interpreting with remarkable finesse ; such an ideal brings to completion all that had been done by Alfieri’s predecessors in tragedy, while at the same time allowing him to give voice both to the period in which he wrote and to his «passion-wrought» soul. In his analysis of Alfieri, De Sanctis takes a stand against less capable and less sensitive scholars, providing us with surprisingly insightful pages. The latter reveal the critic’s heightened understanding of the tragic playwright and offer a number of intuitions which have since been drawn upon by more recent critics looking directly to De Sanctis for inspiration.File | Dimensione | Formato | |
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