Si presentano due casi esemplificativi di piccoli bacini a forte pendenza con fitta copertura forestale: il primo facente parte del sistema di drenaggio collinare di Torino, il secondo nelle montagne della media Valle di Susa. Il fine delle ricerche è di valutarne il comportamento durante importanti eventi meteorici per avere dati utili per la sicurezza delle zone poste a valle. Infatti in entrambi i casi l’instabilità, rispettivamente d’alveo e di versante, sono notevoli, nonostante la copertura forestale ne nasconda la vista dalle vie di comunicazione e dagli abitati. Il bacino del Rio Serralunga, presenta un’estensione di 1,45 km2 e si tratta di un corso d’acqua fortemente inciso su marne compatte. E’ stato posizionato un pluviografo sulla cresta spartiacque collinare in testata di bacino a quota 610 m, mentre per la misura della portata è stato individuato un sito idoneo alla quota di 360 m con sezione d’alveo stabile. La stazione è stata realizzata con la posa di fogli di laminato d’acciaio per il rivestimento del fondo al fine di avere una sezione d’alveo con geometria nota. Difficoltà tecniche riconducibili agli alti valori di flusso e trasporto solido non hanno permesso di ottenere un monitoraggio duraturo e i dati di portata utili sono stati raccolti nel periodo gennaio-settembre 2008 (nell’aprile 2009 il Rio Serralunga è stato ancora monitorato per un periodo breve ma molto interessante per i valori di portata). Il secondo bacino in Borgata Gros (Bussoleno, Torino) presenta invece prevalentemente instabilità di versante. L’innesco dell’instabilità è avvenuto in occasione degli eventi dell’autunno 2000. L’area interessata è di circa 0,1 km2. A tale scopo sono stati determinati alcuni parametri fisici del suolo (densità, porosità e distribuzione granulometrica), effettuate quindici prove di infiltrazione e realizzate misure di contenuto idrico prima e dopo eventi di pioggia prolungati che si sono verificati tra la primavera e l’autunno 2009.

OSSERVAZIONI SPERIMENTALI IN AREE ACCLIVI BOSCATE COLLINARI E MONTANE DEL TORINESE: IL RIO SERRALUNGA (COLLINA DI SUPERGA) E LA BORGATA GROS (VALLE DI SUSA)

Ferraris, Stefano;Canone, Davide;Previati, Maurizio;Pognant, Davide
2012-01-01

Abstract

Si presentano due casi esemplificativi di piccoli bacini a forte pendenza con fitta copertura forestale: il primo facente parte del sistema di drenaggio collinare di Torino, il secondo nelle montagne della media Valle di Susa. Il fine delle ricerche è di valutarne il comportamento durante importanti eventi meteorici per avere dati utili per la sicurezza delle zone poste a valle. Infatti in entrambi i casi l’instabilità, rispettivamente d’alveo e di versante, sono notevoli, nonostante la copertura forestale ne nasconda la vista dalle vie di comunicazione e dagli abitati. Il bacino del Rio Serralunga, presenta un’estensione di 1,45 km2 e si tratta di un corso d’acqua fortemente inciso su marne compatte. E’ stato posizionato un pluviografo sulla cresta spartiacque collinare in testata di bacino a quota 610 m, mentre per la misura della portata è stato individuato un sito idoneo alla quota di 360 m con sezione d’alveo stabile. La stazione è stata realizzata con la posa di fogli di laminato d’acciaio per il rivestimento del fondo al fine di avere una sezione d’alveo con geometria nota. Difficoltà tecniche riconducibili agli alti valori di flusso e trasporto solido non hanno permesso di ottenere un monitoraggio duraturo e i dati di portata utili sono stati raccolti nel periodo gennaio-settembre 2008 (nell’aprile 2009 il Rio Serralunga è stato ancora monitorato per un periodo breve ma molto interessante per i valori di portata). Il secondo bacino in Borgata Gros (Bussoleno, Torino) presenta invece prevalentemente instabilità di versante. L’innesco dell’instabilità è avvenuto in occasione degli eventi dell’autunno 2000. L’area interessata è di circa 0,1 km2. A tale scopo sono stati determinati alcuni parametri fisici del suolo (densità, porosità e distribuzione granulometrica), effettuate quindici prove di infiltrazione e realizzate misure di contenuto idrico prima e dopo eventi di pioggia prolungati che si sono verificati tra la primavera e l’autunno 2009.
2012
Convegno AIDI 2012 (PREVISIONE E MITIGAZIONE DEI FENOMENI DI DISSESTO IDROGEOLOGICO IN ITALIA)
Palermo
12 Maggio 2012
Quaderni di idronomia montana
EdiBios
30
207
217
978-88-97181-19-4
Ferraris, Stefano; Canone, Davide; Previati, Maurizio; Pognant, Davide
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