Sul finire del XX secolo la questione di cosa debba intendersi per «giustizia politica» è tornata a porsi in tutta la gamma delle sue valenze ed ha generato, nel breve volgere di pochi lustri, una letteratura di imponenti proporzioni quantitative – anche se di diseguale rilevanza qualitativa. E’ plausibile ritenere che ciò abbia a che fare con: a) l’espansione del potere giudiziario, a livello nazionale e globale, verificatasi negli ultimi decenni, b) la nascita, ancor più recente, della giustizia penale internazionale con giudice precostituito, c) la ricerca storiografica sui precedenti di questa recente esperienza, in particolare i processi di Norimberga, d) la nuova stagione di elaborazione giudiziaria del passato legata al crollo dei regimi totalitari e di altre dittature in molte parti del mondo, e) la crescente attenzione rivolta ai problemi della cosiddetta giustizia di transizione (non limitata a tribunali e procedure giudiziarie), f) più in generale, e conseguentemente, il ritorno d’interesse storico e teorico per le istituzioni giudiziarie. Queste questioni sono affrontate a partire dall’opera del giurista e politologo tedesco Otto Kirchheimer.
Il problema della giustizia politica. A partire da Otto Kirchheimer
PORTINARO, Pier Paolo
2013-01-01
Abstract
Sul finire del XX secolo la questione di cosa debba intendersi per «giustizia politica» è tornata a porsi in tutta la gamma delle sue valenze ed ha generato, nel breve volgere di pochi lustri, una letteratura di imponenti proporzioni quantitative – anche se di diseguale rilevanza qualitativa. E’ plausibile ritenere che ciò abbia a che fare con: a) l’espansione del potere giudiziario, a livello nazionale e globale, verificatasi negli ultimi decenni, b) la nascita, ancor più recente, della giustizia penale internazionale con giudice precostituito, c) la ricerca storiografica sui precedenti di questa recente esperienza, in particolare i processi di Norimberga, d) la nuova stagione di elaborazione giudiziaria del passato legata al crollo dei regimi totalitari e di altre dittature in molte parti del mondo, e) la crescente attenzione rivolta ai problemi della cosiddetta giustizia di transizione (non limitata a tribunali e procedure giudiziarie), f) più in generale, e conseguentemente, il ritorno d’interesse storico e teorico per le istituzioni giudiziarie. Queste questioni sono affrontate a partire dall’opera del giurista e politologo tedesco Otto Kirchheimer.File | Dimensione | Formato | |
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