Gli approcci comunicativi nella glottodidattica evidenziano sin dagli anni Ottanta l'importanza dell'interazione, soprattutto se, in un percorso di apprendimento guidato, si è lontani dal contesto autentico. In tal caso, infatti, il lavoro dell’insegnante, il cui input orale è spesso l'unico a cui l'apprendente è esposto, assumerà particolare rilevanza. Sono già state individuate le specifiche differenze fra il discorso naturale di uso quotidiano in un ambiente autentico e il discorso in una classe di lingua finalizzato all’apprendimento (Ciliberti, 2003; Orletti, 2000; Titone, 1988). Partiremo da questa constatazione per verificare la sua validità nel nostro ambito di lavoro e interrogarci sulle ragioni e la necessità di tale prassi didattica. Nel presente contributo ci occuperemo dell'interazione studente studente e studente insegnante in una classe di studenti di Lingua serba e croata (Laurea magistrale) al dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne di Torino. L'analisi comprenderà la trascrizione delle registrazioni audio delle lezioni durante l'anno accademico 2015/2016. Osserveremo i metodi con cui l'insegnante si rende comprensibile: con interventi verbali in lingua, alternando teacher talk e foreigner talk (Diadori, 2004), o anche con il ricorso alla lingua madre degli studenti. Prenderemo inoltre in considerazione le produzioni orali e l'interazione tra gli apprendenti, focalizzandoci sulle strategie che vengono messe in atto per raggiungere lo scopo comunicativo. Si cercherà infine di arrivare ad alcune risposte sui metodi più idonei di motivazione e coinvolgimento (temi di discussione, strategie sulla correzione degli errori ecc.) che potrebbero favorire lo sviluppo delle abilità interattive nelle classi di conversa zione di livello intermedio/avanzato.
L'interazione orale nell'insegnamento della lingua serba e croata come LS per italofoni
PERISIC, OLJA
2017-01-01
Abstract
Gli approcci comunicativi nella glottodidattica evidenziano sin dagli anni Ottanta l'importanza dell'interazione, soprattutto se, in un percorso di apprendimento guidato, si è lontani dal contesto autentico. In tal caso, infatti, il lavoro dell’insegnante, il cui input orale è spesso l'unico a cui l'apprendente è esposto, assumerà particolare rilevanza. Sono già state individuate le specifiche differenze fra il discorso naturale di uso quotidiano in un ambiente autentico e il discorso in una classe di lingua finalizzato all’apprendimento (Ciliberti, 2003; Orletti, 2000; Titone, 1988). Partiremo da questa constatazione per verificare la sua validità nel nostro ambito di lavoro e interrogarci sulle ragioni e la necessità di tale prassi didattica. Nel presente contributo ci occuperemo dell'interazione studente studente e studente insegnante in una classe di studenti di Lingua serba e croata (Laurea magistrale) al dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne di Torino. L'analisi comprenderà la trascrizione delle registrazioni audio delle lezioni durante l'anno accademico 2015/2016. Osserveremo i metodi con cui l'insegnante si rende comprensibile: con interventi verbali in lingua, alternando teacher talk e foreigner talk (Diadori, 2004), o anche con il ricorso alla lingua madre degli studenti. Prenderemo inoltre in considerazione le produzioni orali e l'interazione tra gli apprendenti, focalizzandoci sulle strategie che vengono messe in atto per raggiungere lo scopo comunicativo. Si cercherà infine di arrivare ad alcune risposte sui metodi più idonei di motivazione e coinvolgimento (temi di discussione, strategie sulla correzione degli errori ecc.) che potrebbero favorire lo sviluppo delle abilità interattive nelle classi di conversa zione di livello intermedio/avanzato.File | Dimensione | Formato | |
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