Il benessere animale è stato oggetto d’interesse dell’Unione Europea sin dagli Anni Settanta, con la definizione delle Convenzioni sulla protezione degli animali durante i trasporti internazionali, sulla protezione degli animali negli allevamenti e sulla protezione degli animali da macello. La sensibilità del Legislatore ha trovato però massima espressione nel Protocollo sulla protezione e sul benessere degli animali del Trattato di Amsterdam, dove gli animali sono definiti come esseri senzienti, meritevoli pertanto di attenzioni nelle politiche elaborate dall’Unione Europea e dagli Stati membri. Oggi l’interpretazione del concetto di benessere animale, come elemento che contribuisce ad aumentare la redditività, è integrato anche dal rispetto dei sentimenti dell’animale e, di conseguenza, delle diverse manifestazioni biologiche dello stesso. Il susseguirsi di scandali alimentari, da un lato, e l’affermarsi di una nuova etica di consumo, dall’altro, hanno inoltre fortemente sensibilizzato la popolazione europea circa l’importanza della tutela del benessere degli animali. Sulla base di tali considerazioni, il presente lavoro si pone l’obiettivo di comprendere se il benessere animale debba considerarsi un prodotto delle strategie Ue dedicate alle performance economiche e di competitività delle imprese agricole e agroindustriali o se possa essere valutato anche come un utile strumento per minimizzare l’impatto ambientale, attraverso pratiche di allevamento e abitudini alimentari, e quindi favorire uno sviluppo più sostenibile.
L'etica del consumo e le questioni dell'allevamento sostenibile
bollani Luigi;Bonadonna Alessandro
2018-01-01
Abstract
Il benessere animale è stato oggetto d’interesse dell’Unione Europea sin dagli Anni Settanta, con la definizione delle Convenzioni sulla protezione degli animali durante i trasporti internazionali, sulla protezione degli animali negli allevamenti e sulla protezione degli animali da macello. La sensibilità del Legislatore ha trovato però massima espressione nel Protocollo sulla protezione e sul benessere degli animali del Trattato di Amsterdam, dove gli animali sono definiti come esseri senzienti, meritevoli pertanto di attenzioni nelle politiche elaborate dall’Unione Europea e dagli Stati membri. Oggi l’interpretazione del concetto di benessere animale, come elemento che contribuisce ad aumentare la redditività, è integrato anche dal rispetto dei sentimenti dell’animale e, di conseguenza, delle diverse manifestazioni biologiche dello stesso. Il susseguirsi di scandali alimentari, da un lato, e l’affermarsi di una nuova etica di consumo, dall’altro, hanno inoltre fortemente sensibilizzato la popolazione europea circa l’importanza della tutela del benessere degli animali. Sulla base di tali considerazioni, il presente lavoro si pone l’obiettivo di comprendere se il benessere animale debba considerarsi un prodotto delle strategie Ue dedicate alle performance economiche e di competitività delle imprese agricole e agroindustriali o se possa essere valutato anche come un utile strumento per minimizzare l’impatto ambientale, attraverso pratiche di allevamento e abitudini alimentari, e quindi favorire uno sviluppo più sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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