La valutazione delle possibili alternative all’utilizzo del glifosate nel periodo intercolturale prevede necessariamente l’esame di una gestione delle malerbe di tipo integrato, dove i mezzi non chimici assumono un ruolo fondamentale a causa della ridotta disponibilità di erbicidi alternativi (diquat, dicamba, ciclossidim e propaquizafop), che presentano, però, un più ridotto spettro d’azione e più limitati campi di applicazione. In queste condizioni, le possibili alternative sono soprattutto rappresentate dalle colture di copertura e da ripetuti interventi di sfalcio, di erpicatura e sarchiatura, che presentano, in generale, maggiori costi e appaiono molto più condizionati dalla natura del suolo e dell’andamento climatico. Nei sistemi conservativi, le alternative a questo erbicida sono limitate agli sfalci e all’applicazione di formulati contenenti diquat e dei graminicidi ciclossidim e propaquizafop, questi ultimi, autorizzati, però, soltanto nella coltura del riso. Anche nella falsa semina, le alternative al glifosate sono rappresentate dagli interventi meccanici e dall’applicazione dei graminicidi autorizzati in pre-semina del riso.La mancata disponibilità di prodotti contenenti glifosate renderebbe, in generale, più complessa ed economicamente più onerosa la gestione della vegetazione spontanea, non solo nei sistemi agricoli conservativi, ma anche in quelli convenzionali, in particolare in quelli più specializzati.
Possibili alternative al glifosate nelle colture erbacee
Ferrero, Aldo;Fogliatto, Silvia;Vidotto, Francesco
2018-01-01
Abstract
La valutazione delle possibili alternative all’utilizzo del glifosate nel periodo intercolturale prevede necessariamente l’esame di una gestione delle malerbe di tipo integrato, dove i mezzi non chimici assumono un ruolo fondamentale a causa della ridotta disponibilità di erbicidi alternativi (diquat, dicamba, ciclossidim e propaquizafop), che presentano, però, un più ridotto spettro d’azione e più limitati campi di applicazione. In queste condizioni, le possibili alternative sono soprattutto rappresentate dalle colture di copertura e da ripetuti interventi di sfalcio, di erpicatura e sarchiatura, che presentano, in generale, maggiori costi e appaiono molto più condizionati dalla natura del suolo e dell’andamento climatico. Nei sistemi conservativi, le alternative a questo erbicida sono limitate agli sfalci e all’applicazione di formulati contenenti diquat e dei graminicidi ciclossidim e propaquizafop, questi ultimi, autorizzati, però, soltanto nella coltura del riso. Anche nella falsa semina, le alternative al glifosate sono rappresentate dagli interventi meccanici e dall’applicazione dei graminicidi autorizzati in pre-semina del riso.La mancata disponibilità di prodotti contenenti glifosate renderebbe, in generale, più complessa ed economicamente più onerosa la gestione della vegetazione spontanea, non solo nei sistemi agricoli conservativi, ma anche in quelli convenzionali, in particolare in quelli più specializzati.File | Dimensione | Formato | |
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