L’emergenza sanitaria non deve comportare un arroccamento nazionalista, essere l’occasione, una volta di più, per discriminare nella tutela dei diritti umani, rendendo mera retorica i diritti universali o tramutandoli in privilegi del cittadino, veicolando l’idea che alcuni siano “più meritevoli”, “più umani”, di altri. 1. Ritorna la chiusura dei porti: il decreto interministeriale n. 150 del 7 aprile 2020; 2. La chiusura dei porti viola diritti fondamentali; 3. Dei limiti dello stato di emergenza sanitaria
Lo stato di emergenza sanitaria e la chiusura dei porti: sommersi e salvati
A. Algostino
2020-01-01
Abstract
L’emergenza sanitaria non deve comportare un arroccamento nazionalista, essere l’occasione, una volta di più, per discriminare nella tutela dei diritti umani, rendendo mera retorica i diritti universali o tramutandoli in privilegi del cittadino, veicolando l’idea che alcuni siano “più meritevoli”, “più umani”, di altri. 1. Ritorna la chiusura dei porti: il decreto interministeriale n. 150 del 7 aprile 2020; 2. La chiusura dei porti viola diritti fondamentali; 3. Dei limiti dello stato di emergenza sanitariaFile in questo prodotto:
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Emergenza sanitaria e chiusura dei porti - Quest Giust-2020-04-21-Diritti senza confini.pdf
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