Il quadro legislativo relativo alla formazione (iniziale e continua) degli insegnanti ha subìto molte modificazioni nel corso degli ultimi 15 anni, perdendo progressivamente di coerenza e finendo per rispondere in modo molto parziale alle esigenze di una scuola che necessita di rinnovarsi per stare al passo con l’evolversi della realtà. In questo quadro di incertezza, gli strumenti offerti dal PLS rappresentano un tentativo minimo di rispondere alle esigenze di formazione manifestate dai docenti di scienze, e consentono di stabilire relazioni durevoli tra mondo della scuola e mondo universitario, al fine di captare i bisogni del mondo scolastico e aggiornarlo sugli esiti della ricerca didattica e le loro possibilità di applicazione sul campo. Le attività del PLS-Chimica di Torino raggiungono un ampio bacino di utenti, interessati ad approfondire temi e problemi specifici della didattica della chimica. Alcune delle esigenze emerse da tale interazione sono: 1. Richiesta di formazione ‘concreta’ sulle buone pratiche didattiche: tale necessità è parziale conseguenza dell’assenza di tirocini formativi nel percorso di reclutamento dei docenti, percorso che ha totalmente obliterato le pur preziose esperienze maturate, a suo tempo, nelle SSIS. 2. Richiesta di formazione sulla chimica da parte di quei docenti di scienze che non hanno ricevuto una formazione specifica in questo campo. Questo problema è particolarmente sentito all’interno della classe A50, una classe disciplinarmente ‘mista’. 3. Richiesta di individuare i contenuti minimi (concetti fondanti) della chimica. Qui è opportuno tenere presente il lavoro svolto in Italia da DD-SCI e in Europa dalla divisione di didattica dell’EuChem.
Le esigenze di formazione dei docenti di scienze emerse dalle attività del PLS-Chimica: l’esperienza di Torino
Elena Ghibaudi
;Giuseppina Cerrato;Francesca Turco
2022-01-01
Abstract
Il quadro legislativo relativo alla formazione (iniziale e continua) degli insegnanti ha subìto molte modificazioni nel corso degli ultimi 15 anni, perdendo progressivamente di coerenza e finendo per rispondere in modo molto parziale alle esigenze di una scuola che necessita di rinnovarsi per stare al passo con l’evolversi della realtà. In questo quadro di incertezza, gli strumenti offerti dal PLS rappresentano un tentativo minimo di rispondere alle esigenze di formazione manifestate dai docenti di scienze, e consentono di stabilire relazioni durevoli tra mondo della scuola e mondo universitario, al fine di captare i bisogni del mondo scolastico e aggiornarlo sugli esiti della ricerca didattica e le loro possibilità di applicazione sul campo. Le attività del PLS-Chimica di Torino raggiungono un ampio bacino di utenti, interessati ad approfondire temi e problemi specifici della didattica della chimica. Alcune delle esigenze emerse da tale interazione sono: 1. Richiesta di formazione ‘concreta’ sulle buone pratiche didattiche: tale necessità è parziale conseguenza dell’assenza di tirocini formativi nel percorso di reclutamento dei docenti, percorso che ha totalmente obliterato le pur preziose esperienze maturate, a suo tempo, nelle SSIS. 2. Richiesta di formazione sulla chimica da parte di quei docenti di scienze che non hanno ricevuto una formazione specifica in questo campo. Questo problema è particolarmente sentito all’interno della classe A50, una classe disciplinarmente ‘mista’. 3. Richiesta di individuare i contenuti minimi (concetti fondanti) della chimica. Qui è opportuno tenere presente il lavoro svolto in Italia da DD-SCI e in Europa dalla divisione di didattica dell’EuChem.File | Dimensione | Formato | |
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